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Mostra Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna, 1946-1970 – Museo del Patrimonio Industriale di Bologna

Reparto della Arco di Sasso Marconi, 1965-'70. Archivio fotografico Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

Istituzione Bologna Musei | Museo del Patrimonio Industriale
Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna, 1946-1970
ideata e prodotta da: Museo del Patrimonio Industriale e Unione Donne in Italia (sede di Bologna)
in collaborazione con: Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), Ufficio per l’Italia e San Marino
8 marzo – 2 giugno 2019Inaugurazione giovedì 7 marzo h 11

Bologna, 6 marzo 2019 – Si inaugura giovedì 7 marzo 2019 alle ore 11 al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna la mostra fotografica Formazione professionale, lavoro femminile e industria a Bologna, 1946-1970. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico dall’8 marzo, Giornata internazionale della donna, fino al 2 giugno prossimo.
Si tratta del primo appuntamento di un progetto triennale promosso dal Museo del Patrimonio Industriale e dall’Unione Donne in Italia di Bologna dedicato al tema Lavoro, formazione e cultura tecnica femminile.

Sartoria per disoccupate gestita a Bologna dall’UDI, 1947. Archivio fotografico UDI Bologna

Le immagini esposte nel percorso espositivo documentano il tema dell’istruzione professionale e del lavoro femminile nei contesti industriali, con un focus sul territorio bolognese.
Negli anni del miracolo economico (1958-1963) Bologna, e l’Emilia-Romagna nel suo complesso, conobbero un’impetuosa espansione industriale, della quale le donne furono protagoniste, contribuendo in maniera sostanziale allo sviluppo del Made in Italy. All’importante crescita quantitativa dell’occupazione femminile industriale, non corrispose tuttavia una qualificazione del lavoro delle donne.

Officina dell’Istituto Tecnico Industriale Femminile di Bologna, 1963-’64. Archivio fotografico Museo del Patrimonio Industriale

L’istruzione professionale divenne così un tema di discussione e azione politica per le associazioni femminili, impegnate a promuovere l’ingresso delle donne in istituti tecnico-industriali, come l’Aldini Valeriani, per offrire nuove opportunità di lavoro qualificato e una formazione non orientata solo ai lavori tradizionalmente identificati come femminili.
Le fotografie in mostra abbracciano l’arco cronologico compreso tra la seconda metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta del Novecento e provengono dagli Archivi fotografici dell’UDI di Bologna, del Museo del Patrimonio Industriale di Bologna (Fondi Aldini Valeriani e Fototecnica Bolognese) e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (Fondo dello Studio fotografico Villani).

Operaia della Weber di Bologna, 1950. Archivio fotografico UDI Bologna

Nella parte iniziale spiccano due nuclei principali: le immagini relative ai corsi di cucito e sartoria, in particolare per ragazze disoccupate, e quelle dell’Istituto Tecnico Industriale Femminile, una nuova scuola afferente all’Aldini Valeriani. Nella seconda parte, dedicata al lavoro in fabbrica, si distinguono alcune serie relative ad ambienti e reparti di aziende storiche bolognesi, come Farmac-Zabban, Weber, Ducati Elettronica e Arco.

Operaia della Farmac-Zabban di Bologna, anni ’50. Archivio fotografico Museo del Patrimonio Industriale

Interverranno all’inaugurazione, giovedì 7 marzo 2019 alle h 11:
Luisa Guidone, presidente Consiglio Comunale di Bologna
Roberto Grandi, presidente Istituzione Bologna Musei
Katia Graziosi, presidente UDI Bologna
Gianni Rosas, direttore Organizzazione Internazionale del Lavoro, Ufficio per l’Italia e San Marino

Reparto della Ducati Elettromeccanica di Bologna, 1960-’65. Archivio fotografico Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

Domenica 10 marzo alle h 16 si terrà una visita guidata alla mostra. Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 8 marzo).
Ingresso: biglietto museo

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