Emozioni profonde e innovative contrapposizioni hanno contraddistinto il nuovo appuntamento con la settimana della moda milanese, in un calendario ricco e vario.
L’underground si fa aulico, l’atmosfera diventa fiabesca e ritorna il gusto di mixare passato e presente, in contrapposizioni geometriche e tridimensionali.
‘Love gives life’, un inno per celebrare la nascita poco tempo fa di due dolcissime gemelline, portate a sorpresa in passerella, insieme al suo compagno. Forti emozioni che segnano una collezione in cui il designer riesce ad abbinare l’underground con un linguaggio più aulico: orli irregolari, tessuti a contrasto e dettagli asimmetrici si alternano e si mixano alla classicità dei velluti e alla fluidità delle sete.
Protagonista il patchwork, molto amato dal padre, Angelo; sfilano gonne plissé in velluto e georgette di seta abbinati tra loro con speciali tecniche di lavorazione.
Ai capi iperfemminili, scivolati e sinuosi, si affiancano capi ispirati dal guardaroba vintage di Angelo Marani, come il cappotto avvolgente come una vestaglia e i tailleur ‘da uomo’ in tessuto jacquard maculato e fiorato.
Una sfilata ricca di emozioni e di ricordi, conclusa con una toccante sorpresa finale, in ricordo dello stilista scomparso poco tempo fa.
Capospalla e maglieria sono protagonisti assoluti, in una sfilata in cui si esalta una femminilità più consapevole, dall’allure urbana e contemporanea, senza tralasciare dettagli più grintosi.
Lentamente e voluttuosamente si fa largo, in un giardino incantato dall’atmosfera misteriosa, una moderna incantatrice, con un mood neo-romantico e contemporaneo.
Elemento iconico della collezione sono le foglie, che diventano stampa, jacquard, pizzo, mentre la palette cromatica ricorda le tonalità dei boschi autunnali (azzurro cenere, rosa cipria, nocciola, ebano, porpora). Per la sera, gli abiti si fanno ancor più preziosi e ammiriamo tulle e pizzo dai toni metallici e iridescenti, mentre i ricami a filo d’oro diventano tridimensionali.
Eleganza e femminilità all’insegna di tessuti pregiati, sofisticati dettagli e filati altamente performanti, che garantiscono una perfetta vestibilità.
Protagonisti cappotti e abiti, in cui si apprezza la cura del dettaglio, la vivace palette cromatica, la cura artigianale di ciascun capo, realizzato per essere ‘senza tempo’.
Lo stilista si sofferma sul capolavoro di Rainer Fassbinder ‘Le lacrime amare di Petra Von Kant’ e lo rilegge magistralmente con uno sguardo nuovo, indagando nel profondo dell’animo femminile e dando vita a sequenze di immagini, in perfetto equilibrio tra teatralità e cinematografia.
I velluti romantici presentano motivi che ricordano grovigli di rose, mentre i pizzi hanno un sapore antico. Silver spalmato intarsia geometrie sottolineate da impunture sartoriali e dettagli di fiocchi tridimensionali, mentre sulle t-shirt compare lo slogan pop ‘Metallic Velvet’in nastri cimosati su volti sintetici. Domina in passerella il velluto, la seta e il pizzo, con una palette cromatica che spazia dal nude al silver, dal nero al color lavanda.