La spiritualità di un musicista che si dedica soprattutto alla Musica Sacra è incrollabile e di conseguenza il Garau ha una propria linea compositiva che nasce più dall’anima che dall’ascolto dell’altrui musica. Questo è un dato incontrovertibile: il compositore è originale, sensibile, selettivo, esigente con se stesso e con gli altri, ispirato.
La sua musica rispecchia l’uomo: è sottilmente pacata, ma solo in apparenza, svelando all’attento ascolto, invece, tutto un mondo interiore di ragguardevole profondità, che riesce a sconfinare nella spiritualità più sentita e trascendente. Insomma: ascoltando la musica di Mariano Garau ci si astrae dal mondo, ci si immerge soprattutto nella preghiera e in tal modo si entra in contatto con quella sfera spirituale misteriosa, impalpabile e collettiva, avvertita da ogni essere sensibile.
Il suo personale sentire, quindi, che si mostra semplice, in realtà è assai complesso ed è un esempio di come oggi si possa fare musica, sacra in particolare, senza chiasso, né ricorrendo a strumenti inconsulti o amplificazioni abili, anche sottese: quel che conta per Mariano Garau è la voce.
La voce umana diventa per lui uno strumento variegato, composito, che riesce a far modulare agli interpreti, armonizzare e risuonare all’anima come un’orchestra. La voce, con il canto solistico o in coro a cappella, è il fondamento della sua musica.
Nella voce, suo strumento preferito, utilizzato nel canto polifonico, correttamente eseguito “di testa”, quindi dotato di pochi armonici, ma volutamente fisso e flautato, Garau trova se stesso e la linfa per far germogliare le proprie melodie e le armonie suggestive che nella fusione vocale riesce a creare. La voce diventa mezzo che trascende l’umanità e vola a cercare di sfiorare il Divino, in una correttezza compositiva e melodica tutta personale e mai ripetitiva.
Inoltre, quale creatore di un proprio “stile”, ben riconoscibile all’ascolto, quando Mariano Garau decide, come spesso accade, di far accompagnare l’amata voce umana da strumenti musicali, la questione non si complica affatto, ma si dispiega con la stessa naturalezza con cui egli compone per voce a cappella.
Una composizione strumentale che fa della melodia pacata e mai solenne e dell’armonia elegante e abilmente strutturata, mai preponderante, le armi vincenti della sua arte. Fondere voce e musica strumentale è per lui una prova e nello stesso tempo una sfida nella quale si ritrova vincente.
Anche come Direttore di Coro Mariano Garau si è fatto ben le ossa nei numerosi anni in cui ha lavorato in tal senso nel passato e prosegue nel momento attuale; momento in cui, però, l’interesse internazionale si è focalizzato meritatamente su di lui soprattutto come autore, portando le sue composizioni ad essere eseguite dai cori più noti e nelle locations più prestigiose nel mondo.
Nella sua carriera non ha mai avuto incarichi specifici come compositore; deve la sua notorietà soprattutto al sito www.cpdl.org, dove vengono scaricate partiture da tutto il mondo, e che ha reso popolari e molto eseguite le sue composizioni, tra cui “Ave verum Corpus”, “O Magnum Mysterium”, “O Jesu mi dulcissime”, “Adoro Te devote”, “Notte di Natale”, “Stabat Mater”, “Agnus Dei” e moltissime altre. Svariati cori italiani e stranieri hanno in repertorio tali composizioni.
Grande soddisfazione è stata per il compositore l’incisione del suo Stabat Mater da parte dei “Pueri Cantores Sancti Nicolai”, prestigioso Coro Polacco. Altra gioia, quella di poter ascoltare dal vivo il suo “Ave verum” eseguito dal coro giapponese Vox Gaudiosa, un coro che, secondo la critica più accreditata, raggiunge la perfezione vocale; soddisfazione anche le incisioni dei suoi brani da parte dell’Ensemble olandese “Vocaal kwartet Quartz”.
Di grande prestigio la sua composizione “Hildegard von Bingen: bambina mistica” su libretto di Karen Saillant, protagoniste le voci bianche dell’International Opera Theater of Philadelphia dirette dalla stessa Saillant e la voce del soprano Agnese Pazienti, Concerto tenutosi in prima mondiale il 7 agosto 2015 nella Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi, ripreso ancora in Italia e a Philadelphia.
Altre esecuzioni in Cina, in Australia, America, Francia, Ungheria, Germania, Olanda, Spagna, Irlanda e Sud Africa denotano una fama ormai ovunque riconosciuta e parimenti meritata.
Mariano Garau, infine, è entrato artisticamente nella vita di chi scrive circa vent’anni fa, con un contatto su un sito allora dedicato alla Musica sacra, sul quale si inserivano sia produzioni musicali che letterarie da musicare. Ne sono nati brani musicati su testi appositamente scritti da chi firma, in italiano e in latino; opere di grande suggestione spirituale, come “Jesu!, Jesu mi in cruce”, a cappella, anch’esso eseguito in tutto il mondo; nonché numerosi solenni Corali e intimistiche composizioni vocali, che pure fanno parte del repertorio di celebri cori internazionali. Questo sodalizio professionale e amicale da allora non si è mai interrotto ed è ancora oggi fonte per entrambi d’emozione e d’orgoglio.
© Natalia Di Bartolo
http://www.marianogarau.org