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Festival di Sanremo 2013 – i conduttori: Luciana Littizzetto

Littizzetto

Luciana Littizzetto nasce a Torino, dove i genitori gestivano una latteria.
Nel 1984 Luciana si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Torino e insegna musica alla scuola media Carlo Levi per ben nove anni.
Si impegna con Gioventù Operaia, movimento della sinistra, scrive recensioni in stile ironico e disincantato sul giornale GiOC.
Si laurea in Materie Letterarie nel 1990, e nel frattempo frequenta la scuola di recitazione Istituto D’Arte e Spettacolo di Moncalieri, diretto dal celebre Arnoldo Foa’.
Comincia i suoi primi spettacoli di cabaret, e esegue doppiaggi di telenovele e soap opera.
Entra nel 1991, dopo aver vinto il premio Ettore Petrolini nel cast di Avanzi, trasmissione televisiva condotta da Serena Dandini.
Appare come opinionista al Maurizio Costanzo Show e abbandona l’insegnamento.
È autrice di testi teatrali e lavora ancora in Rai nella trasmissione Cielito Lindo con Atina Cenci e Claudio Bisio, e il suo personaggio con il tormentone “Minchia Sabry”… diventa un cult, in radio invece conduce la Hit Parade su Rai Radio 2 con Piero Chiambretti.
Nel 1995 partecipa alla trasmissione Letti Gemelli con Oreste de Fornari e Gloria de Antoni, ancora in Rai con Mirabella e Garrani nella trasmissione “TV cumprà”.

Autrice della radiocommedia “Giada” nel 1996 e co-conduttrice di “Single” su Rai Radio 2 con Bruno Gambarotta.
Lavora anche a Mediaset con “Facciamo cabaret” e “Ciro, figlio di target” con Gaia de LaurentisEnrico Bertolino, arriva il cinema con il trio comico Aldo Giovanni e Giacomo nel film “Tre uomini  e una gamba”.

Siamo nel 1998 e Luciana partecipa a “Mai dire gol”, lavora ancora in radio, e nella trasmissione “Zelig”, programma di culto e punto di riferimento dei comici italiani.
Solidissimo è il sodalizio con la “Gialappa’s Band”, e indimenticabili sono i suoi personaggi: la pianista Nives e la ninfomane Lolita.
Nel 1999 è ancora cinema con il film “E allora mambo”, ed è in edicola con il suo primo libro: “L’agenda di Minchia Sabry”.
Anche la Gialappa si cimenta in un film culto “Tutti gli uomini del deficiente” e la Littizzetto diventa co-sceneggiatrice del film “Ravanello pallido” di cui è la protagonista e poi eccola nel film “Tandem”.
In Rai lavora con Fazio in “Quelli che il calcio”, programma di punta seguitissimo da un pubblico di “aficionados”.
Anche “Max” giornale maschile per antonomasia si interessa a lei con un servizio molto sexy in cui lei fa la vamp e intanto scrive un altro libro: “Ti amo bastardo”.
Ancora a Mediaset con il programma “Matricole”, ancora al Costanzo Show e alla radio suo primo amore,  in editoria è presente con un successo editoriale “Sola come un gambo di sedano”! Una raccolta di articoli scritti settimanalmente nell’inserto del “Venerdì” per il giornale La Stampa.

Tante apparizioni in tv sino al Festival di Sanremo nel 2003 dove bacia in diretta tv Pippo Baudo, con la sua solita ironia e dissacrazione dei “grandi” del piccolo schermo, ormai è lanciatissima  in tv, è al cinema, con Neri Marcorè, “Col cavolo” è il suo libro con cui conclude la trilogia della “verdura”.
Mai dire iene” con Luca e Paolo, ancora Fazio con “Che tempo che fa” dove abbandonati i panni di Sabry e Nives, fa le pulci ai tempi che corrono rivolgendosi a importanti personalità di ogni ramo  con  appellativi come “Eminens” per il Cardinale Ruini e “Napisan” per il presidente Napolitano.
La ritroviamo al cinema con “Manuale d’amore” di Giovanni Veronesi e un altro libro sempre edito dalla Mondadori “Rivergination”.
Siamo al 2006 e Littizzetto è ancora con Fazio nel suo programma, nel 2010 ecco la serie tv “Fuoriclasse” e un nuovo film di Veronesi “Genitori e figli-agitare bene prima dell’uso”.
L’8 marzo 2009 la vede protagonista in tv in una puntata di “Che tempo che fa” dedicata alle donne.
Anche per  la pubblicità è appetibile e diventa testimonial della Coop, dal 1997 è legata a Davide Graziano e hanno due ragazzi in affido.

Questa è la biografia di Luciana Littizzetto, un’artista completa che ci fa ridere e pensare, può piacere o meno, “Lucianina” come la chiama teneramente Fabio Fazio è arrivata al successo con tanta fatica e anche tanto amore per il suo lavoro, buon Sanremo.

 

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