Cinquant’anni vissuti a Napoli, oltre trenta a Catania, mi consentono di dire qualche cosa, purtroppo con animo dolente, per le Terme di Castellammare, l’antica Stabia (sepolta dall’eruzione del Vesuvio insieme a Pompei ed Ercolano) e per quelle di Acireale. La loro storia è ricca di antico splendore. Nel 1964 a Castellammare, nota come la “Città delle acque” – sono 28 le sorgenti di acque minerali e ognuna ha proprietà benefiche per la nostra salute – furono inaugurate le Nuove Terme, un complesso composto da due settori per la fisioterapia, massaggi, fanghi, cure dermatologiche, ginecologiche, inalazioni e cure idropiniche. Col trascorrere del tempo, purtroppo, tutto è stato abbandonato per disinteresse delle classi politiche fino alla totale chiusura del complesso (dall’estate scorsa è iniziata una graduale riapertura. Speriamo bene!) Uguale sorte per le terme di Acireale che, con il passare degli anni sono state abbandonate al loro destino.
LE TERME DI CASTELLAMMARE DI STABIA E ACIREALE: “IL DISD(R)EGNO DELLE DUE SICILIE”!
