Nella mistica, storica, affascinante Umbria ci sono tanti borghi che rimandano al medioevo e Rinascimento, come Assisi, Perugia, Foligno, Spello.
Proprio a Spello ormai da tredici anni si svolge un Festival che premia “gli operai” del Cinema, tutti quei professionisti che rendono possibile un film, dal montatore, al doppiatore, al produttore, allo sceneggiatore, costumista (sono scritti al maschile ma è ovvio che sono tantissime le donne che operano nel settore).
Ogni anno la direttrice Donatella Cocchini, coadiuvata da una squadra tutta al femminile, imbastisce un sogno, gestisce eventi collaterali, sceglie e premia con l’aiuto di una giuria qualificata film italiani e stranieri, cortometraggi, backstage, documentari, animazione, podcast.
Importanti ed interessanti le conferenze tenute nella Sala dell’Editto del Comune di Spello:
Le donne, la discriminazione di genere e la violenza.
L’europa e i finanziamenti per il settore audiovisivo.
Il suono nel cinema.
In ricordo del Maestro Federico Savina.
Finzione e realtà.
I film vengono proiettati gratuitamente nel piccolo delizioso teatro Subasio di Spello, gli eventi collaterali sempre interessanti quest’anno sono: Installazioni sonore, estremamente suggestive, in una stanza rumori, scrosci d’acqua, fulmini, porte che si aprono e ciò che la fantasia suggerisce perché in una piccola stanza si resta ad occhi chiusi e si corre con la fantasia, geniale.
La doverosa Mostra omaggio al Maestro Federico Savina, sound engineering che ha lavorato con i maggiori registi italiani e stranieri.
Mostra degli abiti degli studenti dell’ I.I.S. Cavour Marconi Pascal – Perugia.
Sempre a Perugia, patria del cioccolato italiano di qualità presso Casa del
Cioccolato Perugina.
Ci si avvicina alle due serate delle premiazioni: il lavoro del Direttore Artistico Gianluca Scarpa, la Presidente Donatella Cocchini con il supporto di Francesca Romana Lovelock, l’Ufficio Stampa Maria Tripepi e l’Ufficio Stampa Esterno Stefano Amadio raccolgono i frutti di un duro lavoro.
Prima serata è il premio Agenda 2030, premi curati dal Liceo Classico Frezzi di Foligno,Liceo Scientifico Alessi di Perugia, l’Istituto Cavour Marconi Pascal, Istituto Comprensivo Tommaso Valenti Trevi, Liceo Scientifico e Artistico
Marconi di Foligno.
Splendido avvicinare i giovani al cinema che rispondono con entusiasmo, si dice che la cultura e lo sport salvino i giovani da una vita malata, per cui ben vengano iniziative simili.
Emozionante vedere i premiati, magari al loro primo Festival sul palco con il premio a volte sventolato a volte abbracciato come un bimbo, una creatura.
C’è chi racconta di come è nato il suo progetto, delle difficoltà, delle gioie.
Il premio Savina è attribuito a Fabio Frizzi, compositore e direttore d’orchestra, e a Enrico Melozzi compositore e direttore d’orchestra, produttore e discografico.
Entrambe le premiazioni trovano degna cornice nell’Auditorium San Domenico di Foligno.
Un grazie speciale va al Centro Sperimentale di Cinematografia con un patrimonio di oltre centoventimila titoli, un archivio impressionante e favoloso.
Un grazie a chi ogni anno bussa alle porte degli sponsor, alla Regione Umbria, ai sindaci e assessori, alle giurie, ai giornalisti, ai presidi delle scuole e ovviamente a chi ha ideato con coraggio e testardaggine questo Festival, la Dottoressa Donatella Cocchini.
TUTTI I PREMI – Scorrendo l’elenco degli altri premi assegnati nel corso di questa XIII edizione quello al miglior distributore a Teodora Film. E ancora il riconoscimento al miglior film internazionale ad “Anatomia di una caduta”. Due, poi, i premi speciali per serie tv rivolte alla generazione Z: a “Mare Fuori” con i contributi video del responsabile Rai della serie, Michele Zatta, e “Un professore” con il contributo video dell’attore Damiano Gavino e la presenza sul palco degli attori Alice Lupparelli, Davide Divetta, Elica Cocco e Miriam Luna Iansante. Premio giovane promessa del cinema, decretato dagli Agenti Spettacolo Associati, invece, all’attore Antonio Bannò.
Tre, invece, i riconoscimenti assegnati dalla giuria internazionale della William Penn University – Oskaloosa – Iowa: quello per miglior documentario a “Bellezza addio” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese; miglior cortometraggio a “L’addestramento” di Antonio Buscema; e miglior backstage a “Django” di Alessia Colombo.
Per il terzo anno consecutivo assegnato anche il premio Agenda 2030, che ha visto testimonial d’eccezione gli attori Ester Pantano e Francesco Patanè. Dopo aver visionato diversi prodotti dell’audiovisivo, la giuria composta da studenti del Liceo scientifico “Alessi” e dall’Istituto di istruzione superiore “Cavour Marconi Pascal” di Perugia, dell’Istituto comprensivo “Valenti” di Trevi e del Liceo classico “Frezzi – Beata Angela” e del Liceo scientifico “Marconi” di Foligno ha premiato la docuserie “Fame d’amore” sui disturbi e le dipendenze alimentari, consegnando il premio alla conduttrice Francesca Fialdini.
Passando ai documentari, a trionfare nell’edizione 2024 del Festival sono stati: “Ridatemi le mie ossa” del regista Patrizio La Bella per miglior documentario; e “About last year” di Dunja Lavecchia, Beatrice Surano e Morena Terranova per il linguaggio cinematografico. Sempre nell’ambito dei documentari, anche quest’anno è stato consegnato il premio della Cineteca Nazionale Centro Sperimentale di Cinematografia andato a “Bellezza addio” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese.
Tra i backstage film e serie tv ad essere stati premiati sono stati “Django” di Alessia Colombo per le serie tv e “Mia” di Francesco Chiatante per i film.
Per il miglior corto d’animazione premiato “Akufeni” di Lorenza Longhi e Stefano Pavolini; mentre miglior podcast è stato decretato “My Fair Mommy” di Gaetano Cappa.
Passando ai cortometraggi, nell’ambito della settima edizione dello Spello International Film Festival, il riconoscimento per “Best short film” è andato a “What if” di Yanghuixiao Gao, mentre lo “Special jury price” è stato assegnato a “Notti d’estate” di Davide Carabellese.
E ancora premio per il miglior cortometraggio realizzato da giovani studenti che hanno partecipato al concorso indetto dal Festival e che ha visto vincere “A braccia aperte” realizzato dai ragazzi e dalle ragazze del Liceo artistico “Bernardino Di Betto” di Perugia. Infine, un premio speciale alla scrittrice Valentina Ferraro assegnato BGM Boys and Girls Magazine, progetto editoriale curato da giovanissimi studenti umbri.