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LE BIBITE SICILIANE CHE VARCANO GLI OCEANI

Tutto cominciò con Peppino Polara che, nel 1953, mise in vendita una prima gassosa nel suo piccolo chiosco a Modica. Oggi Bibite Polara, che ha sempre sede nella città ragusana, porta i suoi soft drink a base di arance e limoni siciliani, rigorosamente a denominazione di origine, in 20 paesi del mondo raccogliendo il 30% del suo fatturato in particolare con le vendite in Canada, Stati Uniti, Francia, Germania, paesi del nord Europa, Cina, Corea e Giappone. Un’azienda che ha forti legami con la tradizione della sua terra e che ha acquisito l’azienda palermitana Partanna nata nel 1860 e che, mezzo secolo fa, con Pippo Partanna, lanciò una bevanda che ha segnato la storia del costume siciliano e che è sempre stata presente nei pittoreschi chioschi siciliani: la “Partannina”, il dissetante analcolico a base di passito e gassosa che Polora ora ripropone in una moderna versione. Per il canale horeca l’azienda ha anche ideato una serie di bottiglie dall’immagine retrò che ricordano appunto i carretti siciliani, un tempo utilizzati per il trasporto delle merci, che stupiscono ancora oggi per la magnificenza di disegni e intarsi. Storicità del bere ma anche innovazione: i prodotti dell’azienda seguono i moderni protocolli Ifs Food, Iso 9001, Iso 14001 e hanno ottenuto anche la certificazione Halal che le permette di essere presente nei Paesi di religione islamica. Certificazioni internazionali che hanno consentito inoltre lo sviluppo del mercato del private label e la realizzazione di prodotti a marchio di livello globale. Le bibite Polara conservano la stessa identità produttiva delle origini: l’elevata percentuale di succo, l’utilizzo di aromatizzazioni naturali, di materie prime certificate e dalla filiera controllata e soli agrumi autoctoni siciliani. Non manca l’attenzione ai consumatori vegani e allergici al lattosio con drink a base di latte vegetale. Produzioni che escono da uno stabilimento esteso su oltre 5mila metri quadrati, di cui 2.500 destinati al reparto produzione, con una linea per il vetro ed una per il pet. Bibite Polara ha chiuso il 2020 con ricavi per 7,7 milioni di euro e ha recentemente ricevuto un finanziamento da 1,5 milioni da UniCredit, con la garanzia di Mediocredito Centrale, che servirà a consolidare i mercati esteri ed investire sulla ricerca.(NoveColonneATG)

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