Intervista di Tiziano Thomas Dossena
Considerato uno degli astri nascenti nel panorama della Direzione d’orchestra sia nel repertorio sinfonico sia in quello operistico, Lorenzo Bizzarri secondo la critica “si distingue come interprete dall’assoluta eleganza e sicurezza, è naturalmente coinvolgente, attento al dettaglio sonoro, sempre misurato nella direzione, ed ha una particolare predisposizione alla ricerca dell’equilibrio armonico, coniugando perfettamente tecnica, professionalità, conoscenza e forza interiore”.
Oltre a cio`, si dice di lui che “riesce ad instaurare immediatamente un intimo legame con gli orchestrali ed i coristi, ascoltando attentamente e cercando di essere presente in ogni nota, diventando così l’immagine-guida di ogni fraseggio”.
Professionista rispettato ed ammirato dal pubblico, dai critici e dai coristi ed orchestrali, questo simpatico Maestro ci ha concesso un’intervista subito dopo la sua direzione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, avvenuta presso la basilica di Santa Maria dei Servi a Bologna…
L’Idea: Maestro, lei si è diplomato in Direzione d’opera lirica presso la Regia Accademia Filarmonica di Bologna, perfezionandosi contemporaneamente in canto lirico (baritono), sotto la guida del M° Paolo Barbacini. L’aiuta molto nel dirigere l’opera avere un’esperienza personale con il canto?
Lorenzo Bizzarri: Trovo l’esperienza personale nel canto lirico a dir poco fondamentale nella direzione dell’opera! Grazie a questa infatti, riesco a fraseggiare e respirare assieme ai cantanti, ed è una mia peculiarità molto apprezzata.
L’Idea: Nel 2006, dopo essere risultato finalista al concorso internazionale per giovani direttori “F. Capuana” di Spoleto, lei diresse l’Orchestra Sinfonica “A. Boito” di Parma nell’esecuzione della 3° Sinfonia di Schubert nell’ambito del Concerto di Natale organizzato dal Vaticano, trasmesso in diretta in mondovisione. Fu quella la sua prima esperienza televisiva? Che effetto le fece? Ha avuto altre esperienze similari con la televisione?
Lorenzo Bizzarri: Si, quella fu la mia prima esperienza in televisione. Cercai di concentrarmi esclusivamente sull’esecuzione e sul pubblico presente in sala. L’idea che altri milioni di spettatori in tutto il mondo potessero seguire il concerto avrebbe potuto creare un po’ di “soggezione”, diciamo.
Successivamente ho avuto molte esperienze televisive, ma continuo a preferire di gran lunga il teatro e le sale da concerto.
L’Idea: Lo stesso anno lei debuttò in una esecuzione del tutto inedita nel campo della liederistica mondiale, eseguendo integralmente il ciclo “die Winterreise” di Schubert accompagnandosi lei stesso al pianoforte. Come le venne questa idea e quale fu la risposta del pubblico e della critica? Da allora, si è cimentato in altre performance di questo tipo?
Lorenzo Bizzarri: Schubert amava proporre ai suoi amici i suoi Lieder cantando e suonando egli stesso..Ho amato subito questa idea; ne è scaturita una esecuzione molto intima. Suonando e cantando l’approccio all’opera è totale, e si crea un’atmosfera molto comunicativa col pubblico.
L’Idea: Nel corso degli anni ha collaborato con importanti orchestre italiane ed estere, intraprendendo attive collaborazioni con Maestri di fama mondiale. Può parlarci un poco di questo suo ‘rodaggio musicale’, se così lo possiamo chiamare? Chi fu il Maestro che la colpì di più?
Lorenzo Bizzarri: Da tutti i maestri ho cercato di “rubare” consigli e indicazioni, a caldo tuttavia direi che il carisma e l’entusiasmo di Jose Cura mi ha davvero trascinato!
L’Idea: È stato più volte invitato a dirigere l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna “A.Toscanini” di Parma, un grande onore che ha ben meritato. In quali occasioni ha diretto tale orchestra?
Lorenzo Bizzarri: Si trattava di una rassegna estiva organizzata dall’orchestra, dal titolo “l’orchestra Toscanini incontra i giovani talenti”. Evidentemente si è trattato di un’esperienza proficua, dal momento che mi hanno voluto “incontrare“ per tre diverse edizioni.
Lorenzo Bizzarri: Devo dire che in generale le opere di Puccini sono quelle che offrono il maggior numero di difficoltà, a causa dell’elasticità del fraseggio. Ma allo stesso tempo sono anche le più affascinanti!!
L’Idea: E quali le più piacevoli?
Lorenzo Bizzarri: Adoro “Un ballo in maschera” di Verdi, e dirigerei a giorni alterni il Requiem di Mozart e la Messa di Gloria di Rossini, due capolavori imprescindibili!
L’Idea: Chi fu il cantante lirico con cui ha lavorato che l’ha colpita di più per le sue capacità vocali?
Lorenzo Bizzarri: Sicuramente Fabio Armiliato e Carlo Colombara.
L’Idea: Chi è il compositore che lei ammira di più per l’opera? E quello della musica classica in generale?
Lorenzo Bizzarri: Per l’opera indiscutibilmente Giuseppe Verdi, in generale sono un grande fan di Bach.
L’Idea: E recentemente, il 29 novembre scorso, ha diretto la Messa Da Requiem di Verdi presso la Basilica di Santa Maria dei Servi a Bologna. È stata una prova difficile che certamente l’ha stimolata…
Lorenzo Bizzarri: Il Requiem di Verdi entra nell’anima. Ogni esecuzione di quel capolavoro lascia una traccia indelebile nel profondo del cuore!
L’Idea: Dopo questa esecuzione, ha altri progetti in gestazione? Forse qualche registrazione? Concerti negli USA? I nostri lettori lo vorranno sapere in anticipo…
Lorenzo Bizzarri: Nei primi mesi dell’anno uscirà un CD di un’opera inedita che stiamo terminando.
L’Idea: Un messaggio per la comunità italoamericana che la seguirà attraverso la nostra rivista?
Lorenzo Bizzarri: Spero di potervi incontrare presto, e magari condividere qualche esperienza musicale assieme!!