Site icon L'Idea Magazine

“ITALIAN LIGHT”: LA LUCE NEI PAESAGGI ITALIANI IN MOSTRA A NEW YORK

Gaetano Previati. La danza delle ore.

Da Fontanesi a Ciardi, da De Nittis fino a Previati e Morbelli, ecco alcuni degli artisti che saranno esposti a New York nella mostra che celebra la rappresentazione della luce nei paesaggi italiani di fine Ottocento e inizio Novecento. “Italian light. Skies and waters”, curata dall’art advisor Marco Bertoli è all’Istituto Italiano di Cultura di New York dal 20 luglio al 14 settembre 2022. Promosso dal professor Fabio Finotti, direttore dell’Istituto e curato da Marco Bertoli, si tratta di un progetto espositivo che punta ad indagare l’importanza della ricerca della rappresentazione della luce nel paesaggio che si dipana lungo tutto l’Ottocento e i primi del Novecento e coincide con l’elaborazione dell’estetica di molte scuole pittoriche.

Angelo Morbelli. Le vecchie curiose
Giuseppe De Nittis. La piazza delle Piramidi

“Dalla seconda metà dell’Ottocento – afferma Marco Bertoli, art advisor e curatore della mostra – il rapporto degli artisti con la natura si era modificato, i pittori ambivano a dipingere dal vivo, en plein air, cercando di imprimere sulla tela gli effetti della luce per cogliere l’istante, l’attimo, con particolare attenzione alla resa dei giochi di luce, alle sfumature di ombre e colori, ai repentini cambiamenti atmosferici. Il periodo storico coincide con la nascita della fotografia che offre la possibilità di esprimere nuovi punti di vista e una mutata sensibilità verso il dato reale, segnando un sostanziale passaggio dall’idea di semplice veduta a quella, più complessa e soggettiva, di visione”. La mostra “Italian light. Skies and waters”, è un viaggio nel tempo che ripercorre le tappe salienti di questa trasformazione, mettendone in risalto i principali temi: la predilezione per la pittura dal vero, le ricerche dedicate alla resa delle atmosfere e agli effetti di luce e colore. Dalle premesse maturate negli anni Sessanta dell’Ottocento nell’ambito della Scuola di Resina, passando attraverso l’innovativa esperienza dei Macchiaioli toscani, si giunge così al paesaggio di tendenza simbolista, fino alla nascita del Divisionismo.

Exit mobile version