Articolo di Raffaele Pisani
Sogno per la mia Napoli un sindaco illuminato che sappia amare davvero la terra e la gente che governa, “che curi – come scrissero alcuni saggi senesi nella costituzione ante litteram del 1309 – massimamente la bellezza della città per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini.” Ci vuole, però, la consapevolezza che per fare il salto di qualità, oltre al sindaco illuminato occorre un lavoro di squadra dell’intera cittadinanza, altrimenti non si va da nessuna parte! Occorre promuovere la creazione di una massa critica che farebbe da volano per la rinascita. Sogno un sindaco che investa soprattutto nel valore delle persone e delle loro coscienze; che sappia premiare chi davvero merita e che non esiti a punire chi froda; che si impegni a contrastare con ogni mezzo tutte le forze malefiche radicate nel territorio che hanno infangato la “grande bellezza” che fece di Napoli la Capitale della cultura europea; sogno un sindaco che sia una “stella splendente” e non una “lampadina fulminata”; che abbia anche la preziosa virtù dell’umiltà per chiedere se necessario qualche consiglio a colleghi che hanno mostrato con i fatti di avere competenze e qualità portando le loro città ai primi posti nella classifica delle eccellenze (Bolzano docet!). Ecco, questo è il sindaco che vorrei e che penso vogliono tutti coloro che amano Napoli.