La stupenda attrice e modella Giulia Lupetti si sta dimostrando una valida erede della posizione di diva italiana riconosciuta a livello internazionale e lo fa con uno stile prettamente personale, aggiungendo anche attivita` che un tempo le nostre dive non si sognavano neanche di poter fare. Produttore cinematografico, script supervisor, ambassador di prodotti di bellezza ed anche scrittrice per la rivista Beauty Addicted, Giulia prova al mondo che sta raggiungendo questi traguardi grazie al suo infaticabile impegno ed alla sua serieta` professionale. In un attimo di pausa dai suoi molti impegni, Giulia ci ha gentilmente concesso un’intervista.
L’Idea: Hai iniziato a modellare a 15 anni, e in poco tempo sei arrivata ai grandi nomi ─ Gai Mattiolo, Roberto Cavalli e John Galliano. Nel 2011 hai partecipato a Miss Universo Italia. Quanto ha influenzato la tua carriera di modella questa tua partecipazione e vice versa? Continui a modellare? (Parla pure della tua attività di ambassador per varie ditte, oltre a modellare)
Giulia Lupetti: Innanzitutto volevo ringraziare tutta la redazione dell’ “IDEA” per questa intervista. Parlando della mia carriera come modella, devo ammettere che partecipare e classificarmi in concorsi come “Miss Mondo” e “Miss Universe Italia”, sono state delle esperienze uniche sia a livello personale ma anche lavorativo, mi hanno dato una maggiore visibilità e mi hanno messa direttamente in contatto con molti brand con i quali ho lavorato.
Si, continuo ad essere una modella e amo farlo, diciamo che con l’arrivo dei social media e l’importanza che hanno assunto nel corso degli anni, il mio lavoro come modella è un po’ cambiato ho rallentato le passerelle e mi sono dedicata più a essere una fotomodella contemporaneamente al mio crescere come attrice. Allo stesso tempo mi sono tuffata nel mondo dei social e gestisco collaborazioni con vari brand tra cui uno a cui tengo molto per il rapporto e la frequenza che si è creata ultimamente, un brand di creme di nome “LUVANTI”, molto prestigioso qui in America. Fin da piccola infatti ho sempre avuto una passione per la cura della pelle e avere la possibilità di unire lavoro e passioni è veramente un’esperienza eccezionale. Ho inoltre aperto recentemente un canale YOUTUBE nel quale faccio video riguardanti la cura della pelle e do consigli su come migliorarne l’aspetto e renderla più sana. Sto inoltre lavorando all’apertura del mio Blog che sarà presto online.
Giulia Lupetti: Direi che sono molto legata a tutti i film che ho fatto anche se a volte con piccoli ruoli, considero “ZOOLANDER 2” il mio debutto ufficiale nonostante avessi già lavorato nel passato, credo però che l’esperienza al fianco di Ben STILLER e Owen Wilson, mi abbia reso veramente orgogliosa ma soprattutto ha reso uno dei miei sogni realtà, da sempre infatti ero una loro fan. Uno dei film invece con un ruolo che mi ha dato molta soddisfazione è stato senza dubbio il ruolo di Claudia nel film “MISSION POSSIBLE”, nel quale ho recitato al fianco di John Savage e James Duval.
L’Idea: Il tuo ultimo film─ “Clique”─ ti trova come script supervisor. Come mai questa tua scelta? Ti è piaciuta l’esperienza?
Giulia Lupetti: Questa scelta nasce dal fatto che sono sempre stata affascinata dal dietro le quinte dei film e adoro lavorare nella produzione e creazione di un film perché mi fa sentire completa e totalmente connessa con quello che sto interpretando. Lavorare come script supervisor mi ha portato una maggiore coscienza anche come attrice; sono estremamente grata per questa possibilità che ho avuto.
L’Idea: Oltre a recitare, hai anche prodotto un documentario ─ Vertical Breath. Come è stata l’esperienza di produttore? Pensi che lo farai ancora?
Giulia Lupetti: Decisamente sì, lo rifarei ancora e ho altri progetti su cui sto lavorando a tal proposito, produrre un documentario non è una cosa facile ed era la prima volta che ne ero così coinvolta in prima linea. Vertical Breath nasce da un’idea di mia cugina Tiziana Corradini e mi sono subito appassionata al tema principale del documentario che tratta di quelle che io chiamo le gesta eroiche di Alessia Zecchini, campionessa mondiale di apnea. Questo documentario ha un valore immenso per me, sia per la solida amicizia che mi ha portato con Alessia e anche perché per la prima volta ho potuto lavorare fianco a fianco con mia cugina, inoltre il periodo alle Bahamas rimane nel mio cuore come un momento magico.
L’Idea: Qual è l’attore con cui hai lavorato che ti ha colpito di più e perché?
Giulia Lupetti: Difficile per me rispondere a questa domanda, perché tutti gli attori con cui ho lavorato hanno lasciato qualcosa di positivo, istruttivo e nuovo dentro di me,se fossi costretta però a fare un nome probabilmente direi John Savage, in quanto mostro sacro del cinema oltre che una bellissima persona. Il suo modo di interagire con la camera e di approcciarsi al personaggio mi hanno ispirata moltissimo.
L’Idea: La tua carriera di modella e la tua avvenenza ti portano forse forse ad essere stereotipata quando devi essere scelta per una parte in un film. Come pensi di evitare questa situazione e raggiungere l’opportunità di scegliere parti sempre più challenging?
Giulia Lupetti: Sicuramente il fatto di aver fatto la modella per tanto tempo potrebbe creare qualche svantaggio sulla possibilità dei ruoli, ma allo stesso tempo credo fermamente che siamo noi i creatori del nostro destino e delle opportunità che ci si prospetta nella vita; sono sicura che con il mio bagaglio emotivo e la mia arte e modalità di esprimermi di trovare la maniera di attirare sempre più ruoli differenti.
L’Idea: Noto che ti sei spostata a Los Angeles. Come trovi l’ambiente californiano? E la gente? A livello professionale, il trasloco dall’Italia ti sta aiutando molto?
Giulia Lupetti: Il mio sogno fin da quando sono piccola era sempre stato quello di trasferirmi in America; mi trovo benissimo qui a Los Angeles, sono profondamente grata a questa città per tutte le occasioni che mi sta dando di crescita sia lavorativa che personale, mi sento finalmente libera di poter essere me stessa al 100%.
L’Idea: Quale sarebbe la parte che avresti voluto interpretare, idealmente parlando, in uno dei grandi film classici? E chi sarebbe stato l’attore o l’attrice a cui avresti voluto lavorare a fianco?
Giulia Lupetti: Tra i grandi classici i ruoli che avrei voluto interpretare fin da piccola sono 3 “Rossella O’Hara” in VIA COL VENTO, “Sissi” nella PRINCIPESSA SISSI, “Holly” in “Colazione di Tiffany”; se fossero ancora in vita avrei voluto lavorare al fianco “JAMES DEAN” e “MARLON BRANDO”, per quanto riguarda attrici donne “Grace Kelly” o “ANNA MAGNANI”.
L’Idea: Qual è il tuo prossimo progetto cinematografico?
Giulia Lupetti: Sto valutando ancora alcune proposte di diversi ruoli di cui non posso parlare al momento, ma allo stesso tempo mi sto dedicando un po’ alla produzione di un progetto tutto mio, dunque sono in una fase di -*BUFFERING* se così si può dire, molto presto potrò parlare in maniera più specifica.
Giulia Lupetti: “Beauty Addicted” è un giornale a cui tengo molto, primo perché viene dall’idea e dal duro lavoro della mia amica e collaboratrice Francesca Torricelli, secondo perché è uno spazio in cui ho la libertà di esprimermi; mando consigli di bellezza e considerazioni personali. Parlo molto di skincare in quanto è uno dei miei argomenti preferiti da sempre; adoro essere informata su come trattarla e quali prodotti utilizzare. Nella prossima uscita parlerò di pelle sensibile e di come trattarla.
L’Idea: Hai un messaggio per i nostri lettori?
Giulia Lupetti: Volevo ringraziare tutte le persone che mi seguono sui miei social media, che mi scrivono, volevo farlo perché senza di loro il mio lavoro e la mia arte non avrebbero senso di esistere. Spero e prometto di condividere sempre di più di me, delle mie emozioni, delle mie esperienze e mi auguro che nel farlo questo possa aiutare qualcuno. Spero nel mio piccolo di poter ispirare qualcuno a inseguire i propri sogni pur folli che possano sembrare, ma credo che sognare sia l’essenza della vita e vivere per i propri sogni sia la più grande realizzazione che si possa raggiungere per sé e per gli altri. D’altronde qualcuno un bel po’ più saggio di me diceva : ”SIAMO FATTI DELLA STESSA SOSTANZA DI CUI SONO FATTI I SOGNI”, (Shakespeare).