L'Idea Magazine

I “si dice…” e i fatti!

Non esiste evento dove ognuno, dal più profano al più colto non abbia un “si dice”.

Ho sentito voci sulla Bullock …”è tutta rifatta”
“Bertolucci? È diventato maleducato e acido.”
Il film tedesco …” che pesante”!
Gravity un film che “parla” solo con effetti speciali, “no, no è un film psicologico … bellissimo”
Un film sulla gerontofilia sarà il film scandalo, invece è una bellissima storia d’amore.
Clooney non si è fermato nemmeno per una foto …  Cloney, un bagno di folla!
Ah … l’anno prossimo vado a Taormina, quello sì è un bel festival, Venezia ormai è in caduta libera.

Questi i primi rumors della 70.ma mostra del cinema internazionale di Venezia.
Questi sono “i si dice” o comunque i pareri discordi di tante persone diverse tra loro, poi ci sono le cose che io vedo e di cui sono testimone.

Di vero c’è che 60 euro per l’accredito è un po’ tanto perché nessuno riesce a vedersi tutti in film in concorso e non.
Un biglietto costa dai 7 ai 10 euro e quindi se riesci a vedere 5 /6 film rientri nel budget, ma tutto sommato è tanto, è vero, sono anteprime, ci sono le delegazioni in sala, però ci sono anche gli sponsor che in ogni caso continuano  a calare, insieme al numero di giornalisti.
A volte fare la fila  per tanto tempo , in piedi e poi sentirsi dire che non c’è più posto ti fa davvero rabbia!
La “borsina”  porta tutto con il logo della mostra è quanto di più brutto si possa immaginare.

William Friedkin ha ricevuto un meritato Leone d’oro alla carriera.
Bennato si esibisce allo spazio Jaeger LeCoultre festa esclusivissima, intravisto Scamarcio quasi un habitué .

Lo spazio Maserati è come al solito elegante, e  quest’anno dà il cambio al mitico Lancia Cafè , dove le delegazioni incontrano i giornalisti che non potendo essere in sala stampa, perché sono a vedere i film hanno modo di fare con calma le domande.

Di vero c’è che ormai ci sono due tipi di film, quelli fatti con amore e quelli fatti per soldi, lo so è sempre stato così ma oggi più di ieri, lo scandalo facile, le  sceneggiature “artefatte” manieriste, si sente, “arriva “il film dritto al cuore e il film che mostra  solo quanto è bravo il regista e l’attore, e quello che invece ti entra dentro, ti coinvolge.

Parlo di due film in particolare, l’uno e The Canyons del pur bravo Paul Schrader che ha chiamato un vero attore porno James Deen (pseudonimo), per girare alcune scene “pudicamente  hard”, un thriller annunciato ad alta tensione erotica e che invece risulta verboso e noioso.

Un film invece che arriva la cuore è Summer 82 un film documentario su l’amore di un fan,  il regista Salvo Cuccia, per Frank Zappa, e un famosissimo e controverso concerto dove ci sono gravi disordini.
La famiglia Zappa  torna sui posti che furono dei genitori di Frank, Partinico, Palermo, un pezzo di storia meridionale, con una immigrazione dalla povertà verso un sogno che molti italiani hanno realizzato.

Naturalmente ci sono eventi collaterali, film di giovani autori, starlet in cerca di gloria, sfilate di moda e party esclusivi e con invito, qui si fa tutto di corsa, il rutilante mondo del cinema, del mercato cinematografico, dei sogni corre su binari sconosciuti.
No, non è tutto paillette e lustrini, c’è il lavoro dei Press Agent, dei Body Guard, dei camerieri, insomma è un microcosmo in un macrocosmo, se non riesci a fare una foto in sala stampa, cerchi in giro la star e se la trovi ed è gentile riesci a fare la foto con il giornale, per il giornale, per le foto che vanno su siti e riviste di un certo livello, vedo fotografi arrampicati su scale che si portano dietro oltre alla pesante macchina con teleobbiettivo che pesa e anche tanto.

Qui al festival a volte penso che ci sono degli eroi e spesso non sono le star.

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