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I DiVersi, Madrigali Contemporanei

Articolo e fotografie di Isabella Rossiello

Uno spettacolo, riduttivo chiamarlo così, che parla di angoscia, paure, sogni, rabbia, solitudine, frustrazioni, disperazione. una gamma di emozioni che arriva al pubblico come uno schiaffo feroce.

Nel 2003 nasce Balletto Civile, progetto artistico nomade; al Teatro Bonci di Cesena, Michela Lucenti coreografa, coordina e trasforma biografie di un gruppo di cittadini del territorio romagnolo dai 23 ai 66 anni.

Dopo una “Call” fatta a dicembre si presentano in 60, ne sono stati scelti 12, rigorosamente non professionisti e disposti a condividere senza filtri sprazzi della propria vita e durata 4 mesi di preparazione.

Ne viene fuori un “riassunto” di emozioni talmente forti e diverse che il pubblico ne resta affascinato, angosciato, irritato; si riconosce in quelle situazioni?

Il pubblico non è seduto in platea ma è sul palco e gira o si sofferma liberamente intorno ai “teatranti” che racchiusi in un rettangolo bianco per 45 minuti ripetono, quasi ossessivamente brevi e brevissimi “Moderni Madrigali” scritti da Emanuela Serra e con la drammaturgia curata da Maurizio Camilli.

I personaggi si muovono e parlano, bellissima la definizione di “Azione Danzata” con la rielaborazione di “Hor che ‘l ciel e la terra e l’ vento tace” di Claudio Monteverdi a cura di Guido Affini, dietro ogni attore una propria gigantografia opere del fotografo Guido Borso.

Frasi, concetti espressi a volte in modo rabbioso a volte tristi, a volte leggeri ma sempre con un retrogusto amaro che, ripeto, viene totalmente recepito dal pubblico, ognuno con la propria sensibilità, ma qualsiasi emozione, ebbene, arriva tutta come uno tsunami.

Tutti gli artisti in ordine alfabetico sono:

Eleonora Azzarone, Enrico Battarra, Marco Bertani, Lorenzo Boesso, Marcello Delvecchio, Anastasia Egorova, Elisa Guerrini, Lucia Manuzzi, Eva Mayer, Giulia Sodano, Emanuele Tontini, Graziano Zaghi.

 GALLERIA

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