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Hydrochrom, sculture di vetro alla galleria d’arte Twentieth: Intervista con Sébastien Léon

Sébastien Léon

di Anna & Maria Sciacca

Arte, disegno, sculture sono in mostra nei moderni e luminosi spazi espositivi della galleria Twentieth localizzata nei giardini delle colline di Hollywood a Los Angeles. Molti artisti internazionali espongono le loro opere d’arte nelle mostre della galleria Twentieth come il debutto di Hydrochrom, un’interessante collezione di sculture in vetro dell’artista francese, disegnatore, musicista e direttore creativo Sébastien Léon che ha iniziato la sua carriera nel 2000 a New York, lavorando poi per artistiche piattaforme globali di marchi come Diesel, Coca Cola, Starbucks Macallan, Cartier. Nel suo atelier ispirato allo studio del rinascimento italiano, nelle sue commissioni, musica arredamento, pittura, video, Léon spazia tra bella arte e disegni, tra le sue creazioni: una grande scultura sonora per un grattacielo ad Istanbul, video arte e dipinti per le televisioni Samsung, un temporaneo ristorante per lo Champagne Krug e Ducasse a Parigi, sculture in vetro su misura e design di mobili pluripremiati. Ha realizzato anche una serie di dipinti “Sunset strip paintings” e la serie di disegni “Echoes drawings” in acrilico e pittura spray e la serie Stardust drawings” con inchiostro e acrilico. Sébastien Léon è l’autore di Remastered (Gestalten), un libro che include molti artisti che reinterpretano i capolavori della pittura western ed è il compositore/scrittore del disco solista “Jeux d’Artifices” prodotto da James Truman. Léon ha ricevuto un MBA dalla SDA Bocconi di Milano, Italia.

La serie di sculture in vetro “Hydrochrom” di Sébastien Léon si riferisce alla espressione greca “il colore dell’acqua”, consiste in sculture da tavolo, illuminazione e sculture sonore. Nel 2019 Léon mostra il suo talento artistico con Geochrom, un’installazione di illuminazione e pitture in mostra a Design Miami in collaborazione con la Gemstone Company, Gemfields. Geochrom deriva da geo “la terra” e chrom “colori” che allude alla struttura geologica di smeraldi e rubini.                                                                 

In Hydrochrom, Léon crea una serie di lavori in vetro, dei cubi di vetro che sono formati e combinati in assemblaggi nei colori blu, verde, rosso, ambra. Alcune sono sculture di puro vetro come la “coral sculpture” in vari colori e “Arafura sculpture” realizzata con vetro blu e catena in rame, altre sono sculture luminose con apparecchi a LED attraverso il nucleo del vetro, agiscono come sculture luminose come “Java light sculpture”,  “Aegean”, “Alboran”, “Wedell light sculpture” decorata questa con corda naturale mentre un’altra è trasformata in una scultura sonora che produce il suono immenso e profondo dell’oceano come la “Azov sound sculpture” fatta di vetro soffiato, elettronica, base in mogano e musica. La struttura in vetro a bollicine di colore blu e il suono dell’ambiente oceanico rendono la scultura Azov davvero affascinante.                                           

L’Idea Magazine: Quali sono i tipi di vetro utilizzati per le tue sculture?
Sébastien Léon: È vetro soffiato a mano, soffiato a Los Angeles. La costa del Pacifico degli Stati Uniti ha una tradizione di soffiatura del vetro, non ai livelli di Murano, ma alcuni importanti artisti del vetro si trovano qui.

L’Idea Magazine: Lavori anche con il cristallo, vetro glassato e il veneziano vetro di Murano?
Sébastien Léon: La principale differenza tra cristallo e vetro soffiato, è che contiene ossido di piombo o ossido di metallo, che rende possibile produrre vetri sottili e trasparenti. È anche più chiaro del vetro normale. Ma il vetro che noi usiamo per Hydrochrom è spesso e contiene bollicine, così è preferibile usare vetro normale. Le bollicine sono create subito prima di soffiare il vetro piegando il vetro fuso su sé stesso. Io qualche volta creo vetro opaco, il quale è un effetto che creiamo sabbiando la superficie del vetro una volta freddo.

L’Idea Magazine: Quanto ci vuole per realizzare queste sculture?
Sébastien Léon: Ci vogliono tre mesi per farne una, per tutte le varie fasi coinvolte, ma io ne faccio parecchie in una volta.

L’Idea Magazine: Quale è il migliore ambiente dove tenerle?
Sébastien Léon: Il migliore ambiente per tenerle è all’interno di un’abitazione.

L’Idea Magazine: Ogni scultura della serie Hydrochrom ha un suono diverso?
Sébastien Léon: La scultura Azov è l’unica della serie ad illuminazione con anche il suono.

L’Idea Magazine: Come ottieni i colori per le tue sculture e quali colori preferisci?
Sébastien Léon: Io preferisco lavorare con i colori traslucidi – qualsiasi colore translucido – perché mi piace la trama della luce che attraversa il vetro. Il motivo per il quale ho iniziato ad inserire l’illuminazione dentro le sculture non era tanto di fare della luce, ma piuttosto di mostrare meglio la trama del vetro.

L’Idea Magazine: Cosa puoi dirci della collezione Mirage, perché l’hai chiamata Mirage?
Sébastien Léon: Mirage è una serie di sculture basate su volumi in vetro argentato, equipaggiate dentro con illuminazione a LED. Senza la luce, le forme sono opache e in argento, proprio come se uscissero da una fusione metallica. Ho chiamato la serie Mirage per quel trucco ottico.

L’Idea Magazine: La scultura Azov dedicata all’ambiente oceanico, è stata un’idea molto bella e originale, hai pensato di creare una serie di sculture in vetro con dentro delle miniature di piante in plastica, che producono i suoni della foresta Amazzonica?
Sébastien Léon: Mi piacerebbe creare una scultura come omaggio all’Amazzonia, specialmente da quando la natura è una parte importante del mio lavoro, ma sarebbe diverso. Io tipicamente non uso la plastica.

L’Idea Magazine: Ma cosa intendi quando dici che sarebbe diverso creare una scultura in vetro verde che produce i suoni della giungla amazzonica?
Sébastien Léon: Non so, ci dovrei pensare. Forse in futuro ma adesso non è nelle mie intenzioni

L’Idea Magazine: Attualmente stai lavorando su qualcosa di nuovo? Presenterai i tuoi lavori in esposizioni in America ed Europa?
Sébastien Léon: Sto lavorando per una mostra da Ralph Pucci a New York a gennaio, e ho una mostra personale di disegni e sculture al Praz Delavallade a Los Angeles. Agli inizi del prossimo anno, realizzerò il mio libro di disegni, “Psychodessins”

L’Idea Magazine: Perché questa parola “Psychodessins”? Di cosa parla il libro?
Sébastien Léon: Il libro è un affascinante viaggio nei reami del surreale e trascendente, è un’odissea visiva attraverso le profondità del sub inconscio e il vero atto della creazione artistica.

GALLERIA

Hydrochrom is available with Twentieth at this link:  Azov Sound Sculpture Sébastien Léon Hydrochrom Twentieth Exhibitions

Hydrochrom Sound Sculpture  Sébastien Léon Hydrochrom, presented by Twentieth Gallery – YouTube

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