The Highest Cost è un documentario intrepido e perspicace. E diciamolo chiaramente: progetti come questi sono manna dal cielo per un cinema in distribuzione in profonda crisi di idee!
Il lavoro di Matteo Brunetta si poggia su una ricerca raffinata ed avvincente, una ricerca americana, nello specifico newyorkese. Il giovane italiano mostra al suo pubblico un’altra faccia di New York, dell’America post 11 settembre. Niente di banale, niente di visto e rivisto. E ad essere sinceri non vi è nemmeno una panoramica su Ground Zero.
The Highest Cost non mira al dramma, alla lacrima, alla sofferenza. The Highest Cost mira al fatto con intelligenza. Quella che alla fine dei 23 minuti lascia riflettere il pubblico e pone sani interrogativi. Un documentario da vedere, da sentire, da capire. Un occhio straniero su un paradosso a stelle e strisce.