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Gorse, il fiore di Bach che scioglie la malinconia

Articolo di Vanessa Pia Turco

Gorse è un fiore di Bach estratto da un arbusto spinoso, il ginestrone, molto diffuso nelle zone collinose dell’Europa occidentale. Una pianta davvero tenace e vigorosa che riesce a crescere bene anche su terreni rocciosi o pietrosi, lungo le strade o aggrappato ai pendii, e che si difende strenuamente grazie alle robuste spine delle sue lunghe foglie. I fiori sono grandi e profumati e di un bellissimo colore giallo vivo che ricorda la luce e il calore del sole. Fiori che in inverno non scompaiono del tutto ma che resistono al gelo e alle intemperie. Ecco perché Gorse è il fiore della speranza, della forza e della rinascita. Un fiore che dona fiducia e che riesce a sostenere chi nella vita ha lottato duramente e ha molto sofferto e adesso si ritrova solo, spento e scoraggiato.

Scriveva il poeta Herman Hesse “I dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e per toglierci valore e dignità ma per maturarci”. La sofferenza e l’abbattimento interiore spesso sono visti come fatti estremamente negativi ma possono essere invece il presupposto per una presa di coscienza più profonda e consapevole soprattutto riguardo a possibili comportamenti errati nel gestire la propria vita. Il dolore, a volte, può rappresentare un punto di svolta dopo un periodo di fallimenti affettivi o lavorativi. Chi si trova nella condizione Gorse è un soggetto che ha lottato duramente per raggiungere i suoi obiettivi, si è impegnato a fondo per realizzare i suoi sogni e i suoi ideali ma non ce l’ha fatta e adesso è triste, disperato e non ha più fiducia nel mondo circostante. Non possiede più l’energia per proseguire la sua vita di sempre e non riesce più a gioire o essere sereno. Coltiva anche un senso di rabbia e impotenza per le avversità che ha incontrato e che non ha potuto allontanare nonostante la sua energia e la sua positività.

Spesso si tratta di uno stato transitorio anche se può prolungarsi nel tempo. Il soggetto Gorse può essere quello che a causa di una malattia debilitante dopo vari insuccessi terapeutici non crede più nel futuro o il giovane che dopo tanti tentativi non crede più di avere uno spazio nel mondo del lavoro. Questo malessere può anche sopravvenire dopo un trauma o uno stress di grande entità come la perdita della persona amata o nei bambini dopo una bocciatura o il divorzio dei genitori. Il soggetto Gorse è rassegnato e depresso ma anche estremamente indeciso e pessimista. Il suo mondo non ha più colore né luce, è privo di sogni e fantasia. Un mondo privo di certezze e calore dove la disperazione regna sovrana

La ginestra è una pianta tipica della zona Mediterranea e appartiene alla famiglia delle Leguminose Papilionacee. È molto diffusa allo stato selvatico e si sviluppa armoniosamente nelle brughiere, sui pendii rocciosi e nelle pinete sabbiose. Le varietà di ginestre sono circa 75, delle quali alcune hanno proprietà molto apprezzate in omeopatia e in fitoterapia. Il ginestrone ha come nome botanico Ulex Europaeu ed è un arbusto sempreverde che si sviluppa fino a 3 metri di altezza con foglie aghiformi e fiori gialli e profumati su un fusto eretto e legnoso. In prossimità della Pasqua la ginestra raggiunge la massima fioritura e diffonde un profumo talmente inebriante che attrae le api in modo irresistibile. La ginestra è una pianta che non richiede un terreno ricco né condizioni climatiche molto favorevoli. Quando viene tagliata la sua ricrescita è abbastanza veloce e vigorosa proprio a rappresentare la grande forza e vitalità della pianta.

Le parti della ginestra più ricercate in ambito fitoterapico sono proprio i fiori che vengono colti appena schiusi nella stagione primaverile. Sono molto fragili e deteriorabili quindi si raccomanda di utilizzarli nel più breve tempo possibile per non perdere l’efficacia delle proprietà salutari. La ginestra viene utilizzata per il suo effetto lassativo e per il suo effetto altamente benefico su cuore e vene. Aiuta l’organismo a drenare i liquidi in eccesso e facilita lo smaltimento di scorie e tossine. Questa pianta dalle mille virtù può essere utilizzata inoltre nei periodi di surmenage lavorativo o dopo un lungo viaggio o un trasloco per le sue proprietà sedative. In particolare il ginestrone ha una buona attività antinfiammatoria, agisce sugli spasmi e favorisce il recupero dell’energia. Aiuta anche nelle affezioni respiratorie e nella depurazione del fegato. Il ginestrone trova un ottimo impiego nella floriterapia di Bach, dove viene chiamato Gorse per lenire lo sconforto e la perdita di speranza. La somministrazione di 4 gocce per un periodo di almeno due mesi allevia la malinconia e la rassegnazione donando grinta e vitalità per il superamento delle avversità quotidiane.

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