Un modo per stare insieme conoscersi, condividere e assaporare l’emozione del palco antico di Volterra, un modo perché gli artisti di Volterra si sentano “a casa” e un momento in cui si trovino presenti e coinvolti nella cena e negli interventi anche i rappresentanti delle Istituzioni.
Sul palco giovani promesse, ben provate certezze della musica in Toscana, personaggi locali entrati nel costume della città, la presenza del sopranista Alessio Barni con il suo repertorio barocco, tutto ha contribuito a che la serata risultasse interessante e coinvolgente.
Così commenta Simone Domenico Migliorini, Direttore Artistico del Festival, che di suo ha incantato il pubblico leggendo un passo del celeberrimo V Canto dell’Inferno di Dante, dedicato a Paolo e Francesca:
E in effetti, a prescindere dalla valenza artistica comunque di buon livello, la serata può considerarsi simbolica di un desiderio, che è diventato necessità: quello che la città di Volterra, i volterrani in particolare, si riapproprino del proprio teatro, non solo a parole, ma con la presenza viva e costante, nella serata a loro dedicata, così come in qualsiasi altra manifestazione o spettacolo si tenga in un luogo così esclusivo ed unico: un vanto per la città di Volterra e per la cultura e l’arte italiane nel mondo che va vissuto e valorizzato.
© Natalia Di Bartolo
PHOTO LEONARDO IMPELLIZZERI & STEFANO FIDANZI