Articolo di Diletta Cecilia Loragno
Rivisitazioni inedite, riletture inusitate, underground and casual attitude: tante le sfumature e le sfaccettature della moda donna presentata durante l’ultima fashion week milanese.
Lo sguardo si perde tra il trionfo del colore, la libertà degli accostamenti, talora coraggiosi e innovativi, e un’atmosfera onirica, dal sapore metafisico e surreale.
Ognuno con il suo stile, i grandi nomi protagonisti della settimana della moda hanno presentato, in location suggestive, collezioni molto apprezzate sia dalla stampa specializzata che dai buyers internazionali.
Grinko apre la fashion week e propone la sua hard-core revolution, dando ampio spazio ad una visione eccentrica e creativa che coniuga sapientemente le atmosfere newyorkesi anni ‘60, gli eccessi milanesi e parigini anni ‘80 e il minimalismo londinese degli anni ‘90.
L’energia del colore, declinato in mille sfumature, unitamente alle righe geometriche in un mix di femminile e contemporaneo sono gli elementi portanti della sfilata firmata Cristiano Burani, che come di consueto ama abbinare materiali preziosi all’alta tecnologia e alle lavorazioni manuali.
Grande il successo riscosso da Atsushi Nakashima e Uma Wang: mentre nel primo caso, si punta sulla ‘combinazione’ degli elementi e sulla loro ‘trasformazione’, portando in passerella anche una borsa esagonale in materiale high tech e scarpe realizzate con stampante 3D – come già nella scorsa stagione – nel secondo caso, risalta il desiderio di compiere un viaggio lontano, in terre sconosciute e affascinanti, mentre il vento del deserto soffia tra i capelli.
Il bianco, il blu indaco e il beige si fondono con i sandali in pelle dal design ricercato e, per la prima volta nella storia del brand, sfilano stampe evocative di vita quotidiana dei villaggi nord africani, derivanti da fotografie scattate dalla designer durante i suoi viaggi.
La California anni ‘70 è invece la fonte di ispirazione della nuova collezione SS 2017 firmata Angelo Marani: le sue creazioni, sofisticate, eleganti, eteree ci portano, in un viaggio immaginario, a sorseggiare un cocktail godendo di un tramonto californiano: i tessuti sono preziosi, le trasparenze mozzafiato e gli spacchi vertiginosi.
Punta tutto sugli specchi, invece, Daizy Shely, in una sfilata letteralmente scintillante: è una vera e propria cascata di specchi quella proposta in passerella. Sono gli specchi che riflettono i nostri desideri e l’immagine che di noi vogliamo comunicare al mondo, perdendoci spesso nella dimensione del sogno e della fantasia, in cui tutto è o potrebbe essere.
Con la sfilata di Alberto Zambelli ci ritroviamo d’improvviso in un giardino magico e incantato, quello di Maria Antonietta a Versailles. Tutta la collezione SS 2017 è animata da un profondo sentimento bucolico.
La seta disegna in modo armonico e delicato la silhouette, dando vita ad un nuovo senso di femminilità, espressa da ricercate stampe, dal trionfo del black & white, dalla lingerie che morbidamente accarezza il corpo, con nastrature libere.
Femminilità e sensualità protagoniste anche da Ermanno Scervino: la bellezza innanzitutto, una bellezza non solo attuale ma anche proiettata nel futuro.
Il pizzo plissettato – tratto iconico della Maison – si fa più moderno con tecniche sartoriali d’avanguardia, mentre i tailleur sono impreziositi da decori gioiello e le righe creano nuovi effetti optical. Per la sera, Scervino propone abiti dalla leggerezza impalpabile in nuance delicate, capaci di trasportare in un’atmosfera onirica.
Eleganza, attenzione per i dettagli e sartorialità Made in Italy anche per la sfilata beachwear di Raffaela D’Angelo, che propone una collezione sensuale e versatile, animata da una ricca palette cromatica, dal rosa al verde, dal bianco al beige, passando per l’arancio.
Il look è romantico e floreale, arricchito da ricami e sovrapposizioni, in un continuo e ricercato mix & match.
Tra i capi in passerella, anche un burkini – nato per vestire tutte le donne, come dichiara Raffaela – in morbido tessuto elasticizzato e traspirante. Si apprezza anche il ritorno del triangolo e del costume intero, elegante e raffinato, impreziosito da numerosi ricami.
Presente, come da tradizione, Federica Pellegrini, la regina dell’acqua, che ha sfilato nuovamente per l’amica Raffaela D’Angelo, tra gli applausi dei presenti, indossando pantaloni capri in lino, bikini e bomber ricamato, tutto rigorosamente in total white.