Promossa dall’Associazione Culturale Giuseppe e Gina Flangini, in collaborazione con il Comune di Grosseto, la Fondazione Grosseto Cultura, il Polo culturale le Clarisse, la Fondazione Luciano Bianciardi e la Famiglia Cavallini, la mostra è il primo evento culturale con cui il Comune di Grosseto dà ufficialmente inizio alle celebrazioni dei cento anni dalla nascita di Luciano Bianciardi (1922-2022).
Curata da Elisa Favilli, storica dell’arte, e Fabio Canessa, critico letterario e cinematografico, la mostra è un intreccio narrativo basato sull’amicizia ventennale (1954-1971) intercorsa tra il pittore Furio Cavallini (Piombino 1929 – Cecina 2012) e lo scrittore Luciano Bianciardi (Grosseto 1922 – Milano 1971).
23 opere (quadri e disegni) realizzate da Cavallini dialogheranno con 12 brani tratti dagli scritti realizzati da Bianciardi. Testi quest’ultimi che avranno il compito di svelare ad ogni lettore-visitatore sia lo sguardo critico con cui lo scrittore grossetano raccontava il suo personale punto di vista sull’arte, sia la complicità su cui Cavallini e Bianciardi seppero edificare la propria amicizia, grazie alla presentazione in mostra delle lettere che Bianciardi inviò all’amico piombinese, oggi conservate negli archivi della Fondazione Luciano Bianciardi e della Famiglia Cavallini.
Essenziale, la mostra si pone l’obiettivo di mettere in luce la dimensione umana dei due personaggi, lasciando ad ogni visitatore il compito di catturare la bellezza con cui i due autori seppero, nel rispettivo medium, pittorico e scrittorio, interpretare il proprio tempo, denunciando la disumanità con cui il benessere effimero del boom economico rendeva l’uomo schiavo del lusso, privandolo di tutti quei valori che solo un decennio prima avevano liberato l’Italia dal nazifascismo.
La mostra sarà aperta gratuitamente al pubblico dal giovedì al sabato, dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00. (aise)