“Foodage” di Andrea Defronzo, allievo del regista Alessandro Piva, dell’Accademia di Belle Arti di Bari, vince il Premio Food and Future – Italian Video Art Contest 2024.
La vittoria è stata annunciata pochi giorni fa a New York, nella serata finale del concorso presso la Casa Italiana Zerilli Marimò della New York University, dalla presidente di giuria, Jacqueline Greaves che ha sottolineato la capacità di Defronzo di creare empatia attraverso l’uso della telecamera ed enfatizzando le tradizioni italiane legate al cibo e alla dieta mediterranea attraverso lo scorrere delle generazioni, perché il futuro non può prescindere dal passato. Si è trattato di un vero trionfo per il giovane artista, che ha conquistato non solo la giuria tecnica ma anche quella popolare — il pubblico in sala — che gli ha assegnato la Menzione d’Onore, annunciata dal direttore della Casa Italiana, Stefano Albertini.
Molte le personalità presenti tra cui il Console, Cesare Bieller, e il giornalista Claudio Pagliara, direttore dell’ufficio di corrispondenza della Rai per gli Stati Uniti.
Il progetto è stato promosso da Luigi Capone, dello Studio Capone di Lecce, e da Stefano Prior, amministratore unico della Prior Consulting di Roma, in collaborazione Sabbia Auriti di Mediterraneo Food (New Jersey, USA), ideato e coordinato da Flavia Pankiewicz, giornalista e scrittrice, con la direzione artistica di Antonella Marino, docente dell’Accademia di Bari e critica d’arte, che ha presentato i 12 video finalisti sottolineandone il valore artistico declinato attraverso approcci diversi: da quello documentaristico a un taglio più metaforico e poetico (come nel caso di “Foodage”, il video vincitore) da un approccio cinematografico ad una sensibilità più legata alle arti visive o alle tecniche di animazione.
Il concorso era riservato quest’anno alle Accademie di Bari, Lecce e Napoli, con autorevoli docenti referenti per ogni accademia (per Bari anche l’artista Raffaele Fiorella).
Il Premio, una targa e un assegno di 500 euro, verrà consegnato a Defronzo nell’Accademia di Bari in novembre.
L’iniziativa ha suscitato grande interesse e ottenuto rilievo mediatico perché affronta una questione quanto mai attuale: quella del cibo e del suo significato nel mondo contemporaneo. Come ha titolato una testata newyorkese: con “Food and Future” l’arte diventa cibo per il pensiero.
Già in cantiere l’edizione 2025.