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“Far ridere le carte”: alla scoperta di Dante a Belluno

Il Seminario Gregoriano e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I” insieme per valorizzare e promuovere Dante

Il Seminario Gregoriano di Belluno si propone come centro culturale, luogo di scambio e di condivisione del sapere aperto al pubblico, per valorizzare al meglio il suo patrimonio, rappresentato in primis dalle due prestigiose biblioteche storiche – la Gregoriana e la Lolliniana – ivi presenti. Nella suggestiva cornice dei suoi spazi sempre più ospita concerti, mostre, conferenze di carattere più che locale.

Quest’estate, ad esempio, ha avuto luogo la mostra “E quindi uscimmo a rivedere le stelle”, organizzata in occasione delle celebrazioni dantesche, nella quale è stato esposto il prezioso codice “Lolliniano 35” della Divina Commedia, che ha visto la partecipazione di oltre 400 visitatori. È stato un momento di dialettica virtuosa, che ha promosso la collaborazione tra istituzioni, associazioni e semplici cittadini, all’insegna di un comune interesse per il futuro di ogni forma di espressione culturale.

Il manoscritto trecentesco della Commedia, considerato oggi come una delle copie del poema dantesco più antiche e corrette dal punto di vista testuale, torna a essere protagonista, questa volta nell’ambito di un convegno di studi, “Far ridere le carte: giornata di studi attorno a Dante Alighieri e al Lolliniano 35”, ulteriore contributo alle iniziative per il settimo centenario della morte di Dante.

Il convegno si svolgerà venerdì prossimo, 3 dicembre, alle 17.00 presso l’Aula magna del Seminario ed è promosso dal Seminario Gregoriano e dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I”, istituzione accademica ecclesiastica collegata alla Facoltà Teologica del Triveneto.
Interverranno tre importanti e autorevoli relatori, docenti universitari esperti dantisti.
Il primo intervento è quello di Paolo Pellegrini, “Appunti sui tempi di composizione della Commedia”.
Pellegrini (Belluno, 1970) insegna Filologia italiana all’Università di Verona. È stato visiting fellow presso la Harvard University, la Columbia University, la Katholieke Universiteit Leuven, e ha tenuto seminari e conferenze alla Normal University of Beijing, alla New York University, alla University of Notre Dame e all’Università di Helsinki. Tra i suoi libri piú recenti il Planctus Magistrae Doloris (Berlin- Boston 2013) e Dante tra Romagna e Lombardia (Padova 2016). Per Einaudi ha recentemente pubblicato Dante Alighieri. Una vita (2021), una nuova biografia di Dante che, recuperando la lezione di alcuni studiosi del passato, fornisce nuove e rilevanti acquisizioni.

Sandro Bertelli illustrerà nello specifico il Codice Lolliniano.
Bertelli insegna Paleografia latina e Codicologia all’Università di Ferrara. Si è occupato di scritture e documenti antichi, nonché di censimento e studio di manoscritti medievali, dedicando particolare attenzione ad autori e opere della nostra tradizione letteraria. Ha scritto numerosi saggi di argomento dantesco, fra cui si segnalano: La Commedia all’antica (Firenze 2007); i due volumi La tradizione della Commedia: dai manoscritti al testo (Firenze 2009 e 2016). Di questa serie è in corso di pubblicazione il III volume, relativo ai codici conservati in Biblioteca Medicea Laurenziana.

Conclude la giornata Paolo Trovato con un approfondimento su “Il Lolliniano e la produzione in serie fiorentina. Le caratteristiche testuali”.
Trovato ha insegnato a Leida, Venezia, Salerno, Aix-en-Provence e Gerusalemme, è dal 1994 ordinario di Storia della lingua italiana a Ferrara, dove insegna anche Critica testuale. Membro onorario, dal 2016, della Dante Society of America, lavora dal 2007 con una piccola équipe a una nuova edizione critica della Commedia di Dante, di prossima pubblicazione.

L’ingresso al convegno è esclusivamente su prenotazione scrivendo all’indirizzo mail bibliotecagregoriana@chiesabellunofeltre.it.
La giornata di studi sarà in diretta in streaming su Radio ABM, sul canale youtube dell’Istituto di Scienze Religiose e sulla pagina Facebook dell’Associazione “Bellunesi nel Mondo”. (aise) 

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