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“Easy-Peasy”: Ale Puro in mostra a Padova

PADOVA\ aise\ – Torna a proporre la sua arte del cuore il giovane gallerista e curatore padovano Giorgio Chinea Canale. Dopo i grandi successi di pubblico e critica ricevuti portando nella sua galleria artisti del calibro di Laurina Paperina, Gabriel Ortega, Giovanna Ricotta, Alberto Bortoluzzi e Giovanni Motta, solo per citarne alcuni, ecco ora proporre al pubblico, dopo il lungo periodo di “distanziamento” forzato, un artista che saprà senz’altro catturare le emozioni di grandi e piccini.
Inaugura il 9 settembre alle 18.30, nel rispetto delle normative anti Covid vigenti, in Galleria Cappellato Pedrocchi, nello spazio della Giorgio Chinea Art Cabinet e nel bow window del Caffè Pedrocchi a Padova, la personale di Ale Puro dal titolo “Easy – Peasy”, curata dal gallerista stesso.
La mostra prevede l’esposizione di una emozionante serie di tele, stampe e sculture dell’artista ma andrà anche a contaminare la città consegnando ai suoi più piccoli cittadini una grande opera di street art che Ale Puro sta realizzando dal 2 settembre alla Scuola primaria di S. Rita di via Marchesini 4.
Il murales è realizzato grazie alla collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, allineando l’opera di Ale Puro al percorso “Super Walls 2021”, la biennale di street art da poco conclusa, evento artistico di riconfigurazione urbana all’insegna di interventi artistici di grandi street artists internazionali, chiamati in città a dipingere grandi muri sul tema della rinascita.
L’evento della Giorgio Chinea Art Cabinet ben si integra inoltre con il progetto di riqualificazione del quartiere di Santa Rita, che parte proprio dalla sua scuola primaria, progetto abbracciato dagli alunni e dagli insegnanti e che si completerà nel corso dei prossimi anni.
“Easy-Peasy – spiega Giorgio Chinea Canale – è un modo di dire che proviene dallo slang giovanile. Significa “Facile Facile”, “Semplice”, “Vai tranquillo!”. È un titolo che ben si sposa con le tematiche dell’artista, un titolo d’impatto, fresco, veloce e accattivante, perfettamente in linea con le necessità post pandemiche. Perché abbiamo tutti bisogno di tranquillità e serenità. E le opere di Ale Puro sono un inno alla dolcezza, alla tenerezza. Amatissime dai bambini che più di tutti in questo lungo e terribile periodo pandemico hanno patito distanza, isolamento, chiusura. I dipinti di Ale Puro con la loro semplicità parlano ai nostri cuori, è il tempo di rinascere: facciamolo col cuore, facciamolo easy peasy, proprio come sono i bambini!”.
Giorgio Chinea Canale è anche uno chef e infatti chiude in modo culinario la sua motivazione curatoriale: “Easy- Peasy mi ricordava Risi e Bisi e questa assonanza culinaria, sempre all’insegna di un cibo veloce, facile e semplice, ma buonissimo, mi ha fatto molto sorridere. E mi ha definitivamente convinto”.
Ma cosa dipinge Ale Puro? I suoi lavori – su tela e su muro – ritraggono per lo più bambini e ragazzini alle prese con la scoperta della bellezza del mondo. Che poi è fatta di piccole cose, belle e buone. Una piantina verde che cresce, una brioche calda e profumata, il sole, una parola sussurrata all’orecchio, l’improvvisa emozione di un amore che nasce e fa battere un piccolo cuore. Sono immagini quotidiane ma Ale Puro, con pennellate intense e decise, con la sua arte riesce a trasportaci in mondi migliori, dove ognuno di noi – se nel cuore resta un bambino- diventa il meglio di sé stesso.
Ale Puro vive e lavora a Vigevano. La sua carriera artistica inizia da adolescente, quando si approccia al mondo del writing e della street art. Dopo gli studi all’accademia di Brera vive in Messico e India, luoghi che sono stati fondamentali per la sua crescita lavorativa. Ritornato in Italia, la sua arte sarà caratterizzata costantemente da personaggi che lo renderanno famoso al pubblico nazionale e internazionale. I suoi “bambini”, diventanti forme iconiche, sono la metafora di ricordi, speranza e sogni. Il suo stile, composto da linee semplici, campiture ampie e colori mai banali, tra il pop e il surreale, fanno da cornice a delicati attimi quotidiani. Nel 2017 vince Il contest di pittura live all’Affodable Art Fair di Milano. Sempre nel 2017 viene invitato al Museo a cielo aperto di Camo, dove realizza un’opera permanente; nello stesso anno dipinge un murales di 14 metri di altezza nella città di Vigevano. Nel 2018, un suo murales, “In quel fiore ci nascondevo il mondo”, entra a far parte del progetto museo di Arte Urbana realtà Aumentata di Milano.

Ha collaborato con Poste Italiane per il progetto P.A.I.N.T la realizzando anche il calendario 2018; e con Ferrovie dello Stato per la riqualificazione degli spazi urbani. Nel 2019 comincia un’importante collaborazione per il progetto ‘Frontiere Urbane’ di CreaIvi con il comune di Novara.
Ha preso inoltre parte a vari progetti editoriali. (aise) 

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