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È L’ESTATE DELLA CULTURA: CRESCE L’INTERESSE PER MOSTRE E CONCERTI

Serata finale del famoso Narnia Festival, in Umbria. Foto di A. Miramao

La cultura? Un trainer incredibile nell’estate degli italiani, adesso lo dicono anche i numeri dell’Osservatorio di Impresa Cultura Italia – Confcommercio, in collaborazione con Swg. Nell’anno in cui la spesa media per beni e consumi culturali estivi sarà di 125 euro a persona, il maggiore appeal per i turisti nostrani riguarda senza ombra di dubbio la visita a mostre, musei e siti archeologici che segna un incoraggiante +14%. Molto bene anche il ritorno nel buio delle sale cinematografiche, dove si segna un +13% e a teatro (+5%). Importante rilancio pure per gli eventi live e in modalità open air, anche e soprattutto grazie a un pieno ritorno alla normalità nell’ambito degli spettacoli dal vivo, seppur con un costante richiamo alla prudenza, che piazzano un più 7%, con concerti e festival culturali un punto percentuale sotto (+6%). Cosa c’è di meglio di una buona lettura quando si è in vacanza? Non si tratta di una banale frase fatta, ma di una conferma che arriva dai dati di Confcommercio elaborati da Swg, con la lettura di libri cartacei che in questi mesi estivi è salita del 6%, mentre quella di volumi digitali del 2%. Ma, come detto, ciò che è cultura è un fattore fondamentale per le scelte degli italiani nell’estate 2022: il 45% degli intervistati fruirà infatti dell’offerta culturale estiva nella propria città, anche se meno ricca di eventi rispetto ai livelli antecedenti la pandemia e nonostante un lento e costante ritorno alla normalità, mentre il 68% andrà in vacanza e parteciperà alle attività culturali proposte nelle località di villeggiatura con una spesa media pro capite di 95 euro. Gli eventi più attrattivi restano sempre e comunque quelli dove spiccano degustazioni enogastronomiche, seguiti a ruota da musei, mostre, concerti e kermesse. Segnali evidentemente positivi, come conferma anche il presidente di Impresa Cultura Italia – Confcommercio, Carlo Fontana: “Si tratta di un’ottima notizia, sia per quanto riguarda i consumi culturali nel periodo estivo sia per una ritrovata normalità per gli eventi dal vivo. Ci sono, dunque, i presupposti perché questa tendenza positiva si confermi e si rafforzi anche nei prossimi mesi. Per questo, ora più che mai, servono misure mirate ed efficaci che spingano la ripresa dei consumi e gli investimenti nel settore”.

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