di Isabella Rossiello
Falstaff e il suo servo … l’ultimo tragico” eroe” shakespeariano
Quando il teatro ti sorprende nonostante la scarna scenografia e i pochi effetti scenici e ti concentri sulla bravura degli attori e soprattutto sul testo!
Un testo amaro, tratto da un personaggio di William Shakespeare in cui si sente l’umana stanchezza, la saggezza in due meravigliosi monologhi, uno sulla follia della guerra e l’altro sullo scorrere della vita, il neonato farfuglia e la sua voce è flebile, così il vecchio!
Oh Shakespeare quanto è grande e senza tempo la tua opera e i tuoi eterni personaggi in cui ci riconosciamo ancora oggi e per sempre!
Chi è Falstaff? Il drammaturgo si ispira al nobile, realmente esistito John Oldcastle, un lollardo, confraternita belga che aveva cura di seppellire i morti durante la peste, poi il termine divenne spregiativo e questo personaggio probabilmente ne incarna la discesa verso un disprezzo e una presa in giro continua di cui però Falstaff è quasi ingenuamente dimentico e assente!
È un grasso, vanaglorioso, buffo signore che ha servito re e ha frequentato la corte, ma ora lo ritroviamo che vive le sue antiche glorie sentendosi un irresistibile Casanova, un furbo che tutti però deridono e prendono in giro, derubato dai servi, dalle locandiere, dalle prostitute, a nulla servono le sagge parole e i consigli del suo servo che è il suo alter ego che nessuno di noi forse ascolta!
È un ottimista, un sempliciotto continuamente beffato che non ascolta, non sa ascoltare ma … ed è qui la grandezza di Shakespeare, il servo ha delle mire: diventare esso stesso padrone riuscendovi poiché Sir Falstaff vuole andare in guerra e morire da eroe!
Morirà sì in una guerra terribile come del resto tutte le guerre e non morirà da eroe come desiderava, ma tutto sommato sono rari gli eroi in guerra!
Un applauso a tutti gli attori e fautori di questo spettacolo che pur nel suo minimalismo scenico è un gigante teatrale: prodotto da CTB Centro Teatrale Bresciano, adattamento di Nicola Fano e Antonio Calenda che ne ha curato la regia e gli attori Franco Branciaroli e Massimo de Francovich, Valentina Violo, Valentina D’Andrea, Alessio Esposito, Matteo Baronchelli.
Grazie all’ERT e al tema di quest’anno Bye Bye ‘900? Dove il punto interrogativo è d’obbligo, grazie al Teatro Bonci che ogni anno ci propone spettacoli scelti e di grande qualità!
Photo courtesy Teatro Bonci