Doppio appuntamento musicale il 17 luglio 2015 al teatro romano di Volterra nell’ambito del XIII Festival con due spettacoli.
Il primo, pomeridiano, ha visto l’ottimo ensemble di Ottoni 5/4 Brass esibirsi in un concerto dal programma variegato e composito, di musiche anche operistiche, adattate per l’originale gruppo di musicisti, formato da Rinaldo Ghelli, Alessio La Chioma (Trombe); Nadia Rossi (Corno); Alessandro Brignoli (Trombone); Mauro Cadei (Tuba).
La tarda serata ha avuto invece come protagoniste le “Sorelle Marinetti”, dal significativo cognome “futurista”, in un divertente spettacolo tra il concerto e l’intrattenimento.
“Non è un semplice concerto, ma una vera e propria piéce di teatro musicale, che propone allo spettatore un viaggio temporale a ritroso, verso gli anni ’30. Anni di grandi inquietudini, per l’approssimarsi all’orizzonte di nubi nere, ma anni anche di voglia d’evasione e di spensieratezza che, grazie alla scuderia di autori, cantanti e direttori d’orchestra dell’Eiar (l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, da cui, come araba fenice, sarebbe nata la RAI) ha prodotto un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono buon umore. E pensare che nel ’25 Mussolini disse: “Questa radio non funzionerà mai!”.
(Fonte Festival Internazionale Teatro Romano Volterra)
Il canto armonizzato dei tre protagonisti, figlio moderno della polifonia, è estremamente difficile, poiché l’emissione non solo è “di testa”, ma soprattutto in un falsetto da contraltisti. Improba la parte acuta, che pure è risolta con grazia ed abilità. La fusione armonica è ammirevole.
I caratteristi, con Andrea Allione che si produce nella parte di Mercuria, hanno anche attinto abilmente al repertorio coreografico, soprattutto americano, che va da Fred Astair e Ginger Rogers a Gene Kelly, per giungere alle propaggini di Dick Van Dyke con la sua Mary Poppins.
Tutto accennato, leggero, delicato ma presente, in uno spettacolo più colto di quanto possa sembrare a prima vista, e soprattutto gradevolissimo per tutti.
© Natalia Di Bartolo
PHOTO LEONARDO IMPELLIZZERI & STEFANO FIDANZI, SHOOT ZEN