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“Chapeau, Madame!” al Museo Civico di Arte Antica di Torino

Dior

Cappelli di signore torinesi 1920-1970. Il nuovo percorso espositivo della Sala Tessuti illustra la varieta’ delle forme amate nell’arco di 50 anni: dalle cloches negli anni ’20 fino ai ballon di pelliccia e i cappelli a larga tesa della fine degli anni ’60.

Il nuovo percorso espositivo della Sala Tessuti illustra la varietà delle forme amate nell’arco di cinquant’anni: le cloches negli anni Venti, le forme classiche rivisitate, i baschi alla Greta Garbo e i volumi azzardati alla Schiaparelli negli anni Trenta; i modelli semplici e arditi realizzati con materiali poveri del tempo di guerra; le toques, le calotte fiorite, le piume e le velette degli anni Cinquanta, fino ai ballon di pelliccia e i cappelli a larga tesa della fine degli anni Sessanta.

Complemento abituale del vestire della signora del XIX secolo, il cappello diventa nel Novecento accessorio indispensabile per le donne di ogni classe sociale. Negli anni Venti nascono una nuova immagine della donna e l’abito moderno: il cappello segue da vicino il mutamento, con la libertà e la fantasia consentite dalla sua funzione puramente estetica.

I cappelli provengono dalla collezione del Liceo Artistico Musicale “A. Passoni” di Torino, formatasi grazie a donazioni cittadine, e mettono in evidenza la particolare sfumatura di stile delle signore torinesi, note per l’eleganza aggiornata sul gusto internazionale, che si servono da modisterie di alto livello come Vassallo e David, o acquistano a Parigi presso le case più prestigiose: Caroline Reboux, collaboratrice d Worth per l’imperatrice Eugenia, Maria Guy, sua allieva, la Maison Lewis, in rue Royale. Anche nei decenni successivi, le modisterie eccellenti, quali Cerrato, Maria Volpi, Chiusano e Rigo, Gina Faloppa, mantengono un rapporto privilegiato con la capitale francese e propongono, accanto alle proprie creazioni, modelli originali o copie su licenza di maison come Pierre Balmain, Christian Dior, Jean Barthet, Claude Saint Cyr.

Insieme alla mostra Palazzo Madama lancia il progetto Storie di moda. I mestieri della moda a Torino 1860-1960, mirato all’indagine sulle sartorie, le modisterie e le calzolerie torinesi. Il museo chiederà l’aiuto e la collaborazione del suo pubblico per censire e raccogliere documentazione e testimonianze su attività che hanno rappresentato un’eccellenza della creatività e dell’industria torinese. L’obiettivo è creare un nuovo archivio di comunità che verrà reso disponibile sulle piattaforme web di Palazzo Madama: un modo per ritrovare momenti importanti della nostra storia e per condividerli con le nuove generazioni vicine e lontane.

Seguono alcune immagini dei cappelli esibiti.

Cappello in paglia Maison Lewis, Parigi, 1925 ca.
Cappello in paglia Vassallo, Torino, 1955 ca.
Cappello Diorval, Torino, 1960-65
Cappello in panno Modisteria torinese, 1938-40
Cappello di piume Maria Ennas, Torino, 1965 ca
Toque in paglia Modisteria torinese o parigina, 1955 ca
Cappello di piume Maria Volpi, Torino, 1955-60

Museo Civico di Arte Antica
p.zza Castello (Palazzo Madama)
011 4429912
http://www.comune.torino/palazzomadama.it
palazzo.madama@comune.torino.it
Ingresso: intero € 10, ridotto € 8, gratuito fino ai 18 anni. Visita guidata: € 4
INFO e prenotazioni: tel. 011-5211788 dal lunedì alla domenica, ore 9-18

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