Dal 24 luglio 2014 a Villa Bertelli, Forte dei Marmi
Grazie a designer e architetti di fama come Gio Ponti, Ico Parisi, Osvaldo Borsani, Guglielmo Ulrich e prestigiose aziende italiane che iniziarono la produzione industriale negli stessi anni come Fontana Arte, Cassina, Tecno con prodotti ancora oggi icone indiscusse dell’arredamento del XX sec., il design italiano divenne un mito.
In un contesto vacanziero lontano per stagione e location dai grandi centri espositivi abitualmente prescelti per simili occasioni, si vuole presentare una collezione unica di oggetti di arredo in chiave assolutamente originale
Obiettivo della mostra è quello di definire, infatti, attraverso una collezione di arredi firmati dai maggiori architetti e designer italiani dagli anni 30 fino al boom economico, degli ambienti di arredo completi che rappresentino dei definiti passaggi epocali del gusto dell’arredo.
Per definire questo percorso sono state selezionate da importanti collezioni private numerosi oggetti di arredo (poltrone, tavoli , armadi, sedie mobili bar, toilette..) per comporre interi interni originali disposti in virtuali camere dedicate ai vari designer.
La mostra presenta pezzi ed oggetti unici e di particolare interesse nel mondo del collezionismo e dell’arredamento internazionale. Molti dei pezzi della mostra sono stati fotografati e presentati nelle più importanti riviste di arredamento internazionali.
La mostra si svilupperà attraverso un percorso in un numero definito di camere/spazi abitativi che ripercorrono 30 anni di storia del design e del gusto italiano. Ogni camera sarà caratterizzata da una precisa epoca e sarà arredata da oggetti di un determinato architetto.
Gli oggetti( sedute, tavolini, scrivanie, armadi,lampade) saranno esposti all’interno delle camere e ambientati in soluzioni di arredo coordinate.
Ogni camera sarà dedicata ad un ambiente ben delineato dall’epoca a cui risalgono gli arredi presentati
Ogni camera sarà dedicata ad un designer/architetto che ha disegnato in quegli anni quegli arredi:troverà quindi spazio una camera d’albergo di Gio Ponti del 1964, una sala da pranzo di Ico Parisi del 1952, una camera da letto padronale di Maurizio Tempestini del 1939.
Ed ancora un soggiorno di Osvaldo Borsani con opere di Lucio Fontana del 1953, una sala d’aspetto di Paolo Buffa o uno studio sempre di Gio Ponti ma della seconda metà del 40.
Tra i pezzi unici di particolare valenza storica proposti in questa mostra si segnala: un vetro “concetto spaziale” di Lucio Fontana per Borsani dipinto nel 1953; un raro lampadario di Max Ingrand per Fontana Arte del 1940, un tavolo da pranzo di Ico Parisi del 1952; una scrivania di Gio Ponti del 1950.