La calendula è molto ricercata grazie alle sue proprietà antisettiche, depurative, cicatrizzanti e antifungine. Trova un largo impiego in fitoterapia e cosmesi per la sua spiccata azione emolliente, idratante e decongestionante nei confronti di ferite, scottature, acne, calli, micosi, punture d’insetti, capelli fragili e punti neri. Perfetta quindi sia in estate che in inverno per avere una pelle sana e protetta da vento, gelo, pioggia o sole eccessivo. La calendula poi grazie alla sua azione eudermica si propone come ottimo rimedio naturale contro le rughe. L’olio di calendula in particolare stimola la sintesi del collagene che riduce sensibilmente le rughe, ritardandone la comparsa e nutrendo a fondo le cellule che compongono la pelle.
Detta anche fiorrancio o Garofano di Spagna, la calendula è una pianta erbacea perenne originaria del Nord Africa e del Medio Oriente appartenente alla famiglia delle Asteraceae o Composite. Ha un fusto alto 50 cm molto ramificato, foglie oblunghe e di colore verde scuro disposte a rosetta e fiori simili a grandi margherite di un bel colore giallo-arancio. Ha bisogno di terreni non troppo aridi e con una buona esposizione solare. Viene coltivata a scopo terapeutico e ornamentale in tutto il mondo ma la si trova anche allo stato spontaneo nei campi e lungo i sentieri in particolare nell’Italia meridionale. I fiori di questa pianta sono molto ricercati in ambito culinario per insaporire salse, brodi o risotti mentre le foglie rendono più appetitose zuppe e insalate. Grazie al sapore spiccatamente amarognolo i fiori vengono impiegati in aggiunta a carne, yogurt, biscotti e formaggi molli e in numerose e gradite ricette come la frittata ai fiori di calendula e piselli o i tagliolini al burro di rosmarino e calendula. Questa pianta inoltre la si ritrova spesso anche in vari liquori e sciroppi fatti in casa.
La calendula è una pianta che nasconde un’infinità di virtù medicinali. Fu scoperta da Santa Ildegarda di Bingen che la consigliava soprattutto per curare le infezioni intestinali e i morsi dei serpenti. Era nota già ai tempi degli antichi romani per le sue qualità idratanti, antibatteriche ed emostatiche. Durante la seconda guerra mondiale era tra i rimedi più utilizzati per disinfettare e per cicatrizzare le ferite dei soldati. Tra il Cinquecento e il Seicento veniva assunta per prevenire il contagio della peste, pare che la usasse a tale scopo il re d’Inghilterra Enrico VIII. Contiene preziosi oli essenziali, vitamina C, flavonoidi, steroli, tannini, polisaccaridi, mucillagini e carotenoidi, tutte sostanze importantissime poiché stimolano il rinnovamento delle cellule e i processi di guarigione della pelle, quindi utilissime in alcune tipologie cutanee come ulcere, tagli e screpolature, eczema, geloni e tagli. La calendula è un ottimo rimedio per detergere la pelle in profondità e liberarla da ogni impurità quindi ideale per il trattamento di brufoli e punti neri. È lenitiva e rinfrescante. Ottima negli arrossamenti cutanei e nelle bruciature. È efficace anche nelle cure ginecologiche per la sua potente azione battericida. L’azione antibiotica è dovuta alla presenza dei flavonoidi e delle saponine che agiscono contro vari microorganismi come i batteri Gram-positivi. La calendula risulta efficace contro le punture di insetti e contro il veleno delle meduse. In omeopatia viene adoperata come antidolorifico e antispasmodico nelle ulcere delle vene varicose, nelle ferite dopo un intervento chirurgico ed in caso di sanguinamento dopo un’estrazione dentale.
OLIO ALLA CALENDULA
TISANA ALLA CALENDULA