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Benvenuti in Paradiso, benvenuti ad Alonissos. Un viaggio nel tempo, tra mito, storia e leggende

Articolo di Diletta Maria Cecilia Loragno.

La mitologia narra che i giganti Otos ed Efialte durante la guerra con gli Dei nella Gigantomachia, separarono enormi massi dal Monte Pelion e con rabbia li scagliarono in mare al fine di distruggere il mondo, ma ciò non accadde perché le rocce diedero vita al magico arcipelago delle Sporadi. Gli Dei allora decisero di regalare alle nuove isole una vegetazione lussureggiante di pini, querce, cipressi, corbezzoli, ginepri, erbe aromatiche e una varietà immensa di fiori dando origine ad un meraviglioso giardino.

Alonissos è l’isola del mito, di vecchi naufragi e antiche città sommerse.

Ė un’isola remota ancora intatta nella sua purezza e nella sua genuinità. Nota anticamente come Ikos, dell’isola di Alonissos poco o nulla si sa della sua storia prima e durante l’epoca Paleolitica, tuttavia secondo la tradizione nel XVI secolo a. C. giunsero qui i Cretesi al comando del mitico re Stafilo, figlio di Arianna e Dioniso, e in quel periodo iniziò la coltivazione dell’ulivo e della vite.

Alla fine dell’epoca micenea si dice sia arrivato Peleo, il padre di Achille, per trascorrere qui il resto della sua vita.

Molto contesa nei secoli tra pirati e svariati colonizzatori, Alonissos faceva parte della rotta seguita da Giasone e dagli Argonauti e dalle navi degli Achei diretti a Troia.

Nell’età classica, l’isola conobbe un periodo di grande prosperità, durante il quale aumentarono di molto le esportazioni del suo pregiato vino e acquistò sempre più un’importanza geo strategica.

Nel 190 a.C. fu conquistata dalla flotta romana, nel 1204 d.C. fu dominata dai Franchi, seguiti dai Veneziani nel 1453 e poi dai Turchi nel 1538. Durante la Guerra d’indipendenza greca del 1821, ad Alonissos si trasferirono Greci provenienti da diverse parti della Grecia, dando vita alla nuova società dell’isola.

Scoprire questa remota isola delle Sporadi è un viaggio lontano nel tempo, tra mito, storia e leggende, un’esperienza indimenticabile che arriva dritta al cuore, a cominciare dalle sue spiagge, una più bella dell’altra.

Qui è presente, inoltre, un Parco Nazionale Marino che è il più esteso Parco marino d’Europa e il primo in tutta la Grecia: vanta infatti una straordinaria combinazione di biotopi mediterranei terrestri e marini con centinaia di specie di piante e animali, ma anche importanti monumenti storici ed archeologici con reperti di epoca preistorica, classica e bizantina.

Il mare di Alonissos è di una trasparenza tale da farmi chiedere se sia sogno o realtà mentre mi perdo ad ammirare la ricca vegetazione circostante, i colori della sabbia fine e soffice e i ciottoli dalle svariate cromie che, in ordine sparso, come autentici gioielli, adornano la spiaggia.

Chrisi Milia. Foto Diletta Maria Cecilia Loragno

La prima spiaggia che scopro, attraversando un’isola verdissima, respirando a pieni polmoni l’intenso profumo dei pjni, è quella di Chrisi Milia, un nome bellissimo che significa ‘melo d’oro’, grazie alla sabbia dorata e al mare cristallino che brilla sotto i raggi del sole.

Chrisi Milia. Foto Diletta Maria Cecilia Loragno

Potrete godere di quest’acqua meravigliosa in tutte le sfumature di blu rilassandovi sull’esclusiva spiaggia privata dell’Alonissos Beach Bungalows & Suites Hotel che, con le sue casette bianche e il suo accurato design, si integra perfettamente nel territorio e si combina con naturalezza con i colori circostanti, quelli della ricca vegetazione e del mar Egeo.

Foto dal sito web Alonissos Bungalows & Suites Hotel

I suoi giardini perfettamente curati e le aiuole di rose con il loro intenso profumo sono la cornice perfetta di questo luogo incantato, che vanta una posizione unica sull’unica spiaggia sabbiosa dell’isola.

Foto dal sito web Alonissos Bungalows & Suites Hotel

Il fondale, basso e vellutato, vi permetterà lunghe passeggiate in acqua prima di tuffarvi un po’ più al largo, per un bagno indimenticabile in un’acqua cristallina.

Lefots Gialos.  Foto di Diletta Maria Cecilia Loragno
Leftos Gialos. Foto di Diletta Maria Cecilia Loragno

Tra le spiagge da non perdere, Leftos Gialos, una spiaggia da cartolina racchiusa in una piccola baia circondata da una fitta pineta, un litorale di sabbia bianca mista a ciottoli, con un mare dal colore turchese acceso, mentre il fondale scende lentamente. Di fronte si trovano due isolotti disabitati noti col nome ‘i due fratelli’, facenti parte del Parco Nazionale Marino di Alonissos.

Vi sorprenderà anche la spiaggia di Kokkinokastro: questa spiaggia, il cui nome significa ‘Castello Rosso’ per il fatto di essere circondata da una bellissima scogliera rossa, presenta un litorale di sabbia mista a ciottoli, ripide scogliere rosse, pini verdeggianti e un mare dal colore blu intenso che scende velocemente.

Kokkinokastro. Foto di Diletta Maria Cecilia Loragno

Un sorprendente acquerello disegnato da Madre Natura.

Nelle vicinanze della spiaggia, le rovine delle mura appartenenti all’antica città di Ikos, il primo nome di Alonissos, e la spiaggia di Tzortzi Gialos, dove si ritiene sorgesse il porto della vecchia Ikos.

Agios Dimitrios. Foto di Diletta Maria Cecilia Loragno

La spiaggia di Agios Dimitrios, considerata una delle più belle spiagge al mondo, vi sorprenderà con le sue limpide acque e con i suoi piccoli ciottoli bianchi bagnati da un mare dai colori che passano in modo straordinario dall’azzurro al turchese.

Il porticciolo di Steni Vala. Foto di Diletta Maria Cecilia Loragno

Da non perdere una passeggiata nel piccolo e colorato villaggio di Steni Vala, antico villaggio di pescatori in una graziosa baia riparata dai venti e circondato da una natura rigogliosa e incontaminata. Ancora oggi il borgo è dedito alla pesca e lungo il delizioso porticciolo è tutto un susseguirsi di taverne tipiche in cui gustare ottimi piatti locali, come nella taverna Sossinola, una taverna caratteristica affacciata sul mare. Qui ho gustato piatti tradizionali greci e specialità locali a base di pesce freschissimo, tra cui non posso non ricordare le linguine all’aragosta e la tradizionale ‘Alonissos cheese pie’, un piatto tipico a base di pasta fillo e formaggio, un sapore davvero squisito.

Foto dal sito web Sossinola

A Steni Vala, inoltre, opera l’unico centro di assistenza della foca monaca mediterranea di tutto il Mediterraneo. Il Centro è specializzato nell’accoglienza delle foche neonate ed è considerato la casa dei cuccioli orfani.

La vista dalla Taverna Sossinola. Foto di Diletta Maria Cecilia Loragno.

Nei pressi del piccolo e pittoresco borgo di pescatori di Steni Vala, scopro le intime e silenziose baie di Glyfa e Agios Petros.

GliYà. Foto di Diletta Maria Cecilia Loragno.

Tra pennellate di verde, turchese e blu, su una spiaggia di piccoli ciottoli potrete rilassarvi nella splendida baia di Glyfa, poco frequentata e per questo molto silenziosa, immersa nel verde. Un ambiente inviolato, dalle acque cristalline e limpide ed i fondali che scendono piano piano. Per la maggior parte non è attrezzata e potrete stendere tranquillamente il vostro telo mare dove desiderate. Poco distante, attraverso un sentiero immerso nella pineta, si raggiunge la spiaggia di Agios Petros, dove farvi coccolare da un mare bellissimo in assoluta tranquillità.  Un’autentica oasi di pace immersa nel verde.

Chora. Foto di Diletta Maria Cecilia Loragno.

Prima di salutare Alonissos, non posso non visitare la Chora, che domina dall’alto l’isola e che in passato era la capitale dell’isola. Curva dopo curva, percorrendo un sinuoso colle, si ha modo di ammirare scorci e dettagli da cartolina, in particolare all’ora del tramonto quando il sole si getta in mare illuminandolo di rosso fuoco.

Chora. Foto di Diletta Maria Cecilia Loragno.

Arrivata alla Chora, chiamata Palià Alonissos (palià in greco significa ‘vecchia’) mi godo un panorama a 360 gradi in tutte le direzioni e inizio ad esplorare le sue strette stradine di ciottoli, a percorrere le sue scale in pietra che si aprono su angoli nascosti e a fermarmi di tanto in tanto in diversi punti panoramici per scattare quante più foto possibile. Saranno un prezioso ricordo da portare con me.

Le case imbiancate a calce adornate da coloratissimi fiori, parti delle antiche mura bizantine, vecchie aie, una piazzetta ombreggiata da alberi con panchine, caffetterie e taverne dal sapore casereccio e sincero e negozi di artigianato caratterizzano questa piccola e deliziosa Chora, mentre si diffondono nell’aria tipiche melodie locali che, unite ad una delicata brezza serale, rendono tutto ancora più magico.

Lasciare quest’isola, che conta circa 3000 abitanti, di cui la maggior parte nella città di Patitiri (il cui nome deriva da Patitiria, pigiatura dell’uva), è un vero tuffo al cuore. Rimarrei qui per sempre, ammaliata dai suoi panorami pazzeschi, dal suo mare cristallino, dai tramonti da togliere il fiato e da un senso di pace, tranquillità, silenzio che si respira ovunque in ogni momento. Ho trascorso ore in assoluto silenzio a contemplare i colori straordinari della Natura intorno a me, ascoltando solo la voce del mare e respirando i mille profumi inebrianti nell’aria, perdendomi nell’infinito.

Tutto in quest’isola, di cui ho ancora molto da scoprire, risulta avvolto da un magico silenzio, un’isola in cui si perde la cognizione del tempo e in cui domina prepotente Madre Natura, una Natura che sorprende meravigliosamente in ogni angolo di questo autentico Paradiso in terra.

A presto, Alonissos!

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