Vanta una media di 10 milioni di visite al mese, quasi 300 mila visitatori al giorno e un totale di 50 mila annunci pubblicati quotidianamente. Si tratta di Bakeca.it, portale italiano di annunci online che ha appena festeggiato 10 anni di attività. La sua è una storia di successo in un settore che, nel corso degli anni, ha visto nascere e svilupparsi un gran numero di concorrenti nazionali e internazionali.
La nascita di questa piattaforma di annunci gratuiti su internet risale al 2005, quando iniziò a operare a Torino (Piemonte) in un appartamento di Paolo Geymonat, uno dei suoi fondatori. Da allora l’azienda, interamente italiana, è riuscita ad affermarsi come uno dei principali operatori nel mercato nazionale degli annunci online. Lo confermano i dati di accesso e utilizzo del servizio del sito che propone 8 categorie di interesse e una suddivisione capillare per regione, città e comune. Ogni giorno vengono inseriti 50 mila annunci e in media sono 400 mila gli utenti unici che visitano Bakeca.it (circa 20 mila utenti si collegano ogni ora). I visitatori coprono tutta Italia e sono tendenzialmente giovani (il 40% ha tra i 25 e i 34 anni e il 20% tra i 34 e i 45), equamente ripartito fra donne e uomini. La società ha una posizione di rilievo nel mercato globale dell’e-commerce. Negli ultimi 4 anni, infatti, ha aumentato del 125% il suo fatturato, passato da 2 milioni di euro nel 2011 a 4,5 milioni di euro nel 2014.
Bakeca.it è un’azienda giovane e dinamica (l’età media dei suoi 50 professionisti qualificati è di 35 anni) con una struttura in costante crescita, per fatturato e numero di addetti, che punta a espandere la propria operatività ed è sempre alla ricerca di nuove idee e strategie. Dal 2014 l’azienda è guidata dall’amministratore delegato Alessandro Chiaffredo. «Con il nuovo prodotto – ha dichiarato Alessandro Chiaffredo – facciamo decisamente un bel passo avanti dal punto di vista dell’usabilità del sito e della fruizione dei contenuti che il portale veicola. Il miglioramento non riguarda solo il layout, l’interfaccia e l’usabilità, ma soprattutto la piattaforma. Nell’immediato futuro andremo anche a lavorare sulla versione mobile, per essere all’altezza delle sfide che un mercato competitivo come il nostro impone».