Articolo di Vanessa Pia Turco
Da sempre i fiori rappresentano il soggetto preferito degli artisti. Essi sono stati raffigurati in svariati modi, dato che offrono allo spettatore la possibilità di essere osservati, liberi nei campi, nella loro crescita florida e vitale o appena recisi, fieri nella loro bellezza, sistemati e appoggiati in vasi ricolmi d’acqua. Due mila anni fa infatti i Taoisti Cinesi disponevano favolosi giardini panoramici attorno alle loro abitazioni credendo nel loro valore terapeutico, al fine di migliorare il benessere dell’uomo sia in senso fisico che psicologico. L’armonia e l’equilibrio delle forme che si riscontra nella natura ha da sempre ispirato sentimenti di bellezza, dolcezza e serenità. Poi disegnare è un eccellente passatempo per alleviare angoscia e preoccupazioni e contrastare efficacemente ansia, insonnia e apatia. Ritrarre qualcosa di veramente bello allontana di certo lo stress quotidiano. Ecco qui di seguito alcuni semplici consigli sulla scelta dei colori, delle tecniche e dei materiali più congeniali da adoperare per essere davvero creativi, iniziando dall’abc del disegno floreale.
Penna e inchiostro. La penna e l’inchiostro sono utilizzati da secoli perché sono molto economici e permettono una grande varietà di modalità espressive. Consentono di eseguire sia lavori molto semplici che lavori ben definiti e ricchi di particolari piuttosto interessanti. L’inchiostro si usa sia con il pennello che con il pennino. Le intensità di tono sono accentuate dalle stratificazioni più o meno fitte utilizzate nel disegno su carta o cartoncino.
Carboncino. É lo strumento più congeniale per lo studio di figura dal vero. È un gessetto composto da carbone vegetale costituito da legno sottile e poroso. Il suo tratto può essere eliminato dalla gomma pane o da uno straccio e attenuato da uno sfumino. Il carboncino riesce a evidenziare le consistenze tonali e di volume con una precisione formidabile e con una grande ricchezza di particolari e dettagli. Quando il lavoro è completato, data la natura grassa del prodotto utilizzato, va protetto spruzzandovi del fissativo.
Matita. É la tecnica più comunemente usata poiché offre ampie possibilità di utilizzo e comodità d’esecuzione. La matita è fatta da un bastoncino di legno e una mina scrivente che contiene grafite e caolino. Le matite sono distinte per la loro durezza. Le più dure avranno la lettera H, quelle con durezza intermedia riportano la lettera HB e quelle morbide con la lettera B. La tecnica delle matite consiste nel sovrapporre gli strati di colore in maniera uniforme. Viene adoperata sia in ritratti elaborati e complessi che in veloci schizzi che ritraggono la realtà nel suo rapido divenire. Un cane che salta, un bimbo che sorride, una mano che stringe e ne accarezza un’altra.
Acquerello. L’acquerello e l’inchiostro di china diluito con acqua sono congeniali per lo studio della figura umana, sebbene si avvicinino più alla pittura che al disegno, dato che vengono applicati con il pennello e richiedono una visione d’insieme riguardo le luci e i colori. L’acquerello è una tecnica raffinata che prevede l’utilizzo di pigmenti finemente macinati e combinati da una sostanza legante, la gomma arabica. Il supporto ideale è la carta in fibra di cotone. Per studi dal vero veloci si possono utilizzare anche le matite colorate idrosolubili. In questo caso bisogna utilizzare cartoncino o cartoni pesanti affinché l’acqua non renda la superficie ondulata e irregolare.