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Arriva sul mercato discografico il magnifico “The Archinauts”: Intervista esclusiva con Ivan Santovito della band ISProject

Intervista di Tiziano Thomas Dossena

Sull’onda del debutto discografico del CD The Archinauts, la band ISProject sta avendo successo di critica e di pubblico, facendo tours e partecipando a vari concerti/festival. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Ivan Santovito, che con Ilenia Salvemini forma questo simpatico duo musicale.

L’Idea: Quando e come è nata questa band? Quali sono le vostre esperienze pre-ISProject?
IVAN: La band è nata nel 2013, dopo una definitiva chiusura con il passato e con tutti i gruppi in cui militavo allora.  Uno di questi era una band prog tranese che si sciolse nel momento in cui l’abbandonai. Ero tastierista, bassista e violinista. Questa esperienza mi ha insegnato molto e mi ha dato la spinta per comporre materiale personale finché, nell’agosto del 2013, composi il primo brano, The Mountain of Hope. Fu il brano che decretò il coinvolgimento di Ilenia nel progetto. Ilenia ha studiato danza classica per più di un decennio, ha militato in gruppi canori diversi finché non le proposi di cominciare questa avventura con me. E così nacque Isproject.

L’Idea: Il vostro album di debutto, The Archinauts, sta avendo molto successo. Di chi sono le musiche? E i testi? Qual e’ stata l’ispirazione per questo album? In che lingua sono i  testi? A cosa si riferisce il titolo?
IVAN: Ho composto testi e musica con il grande aiuto di Ilenia per l’arrangiamento vocale e di Giovanni Pastorino (tastierista e pianista) per il ruolo di co-arrangiatore di tutte le tastiere. Le tematiche sono tratte dai testi di Ho venduto la morte all’amore di Nicola Boccadoro, un nostro carissimo amico e collega, riguardanti architettura, filosofia e società, il tutto aderente al vissuto fino a quel momento. Ho scelto di comporre in inglese per accostarci nel miglior modo possibile alla musica, decisamente international nei modi, così da potergli dare ampio respiro e grandi possibilità di diffusione . E così è accaduto ;)

L’Idea: Il vostro sito definisce la vostra musica come post-progressive. Potresti chiarire che cosa vuol dire? 
IVAN: Post-progressive per noi è lo step successivo rispetto al prog dagli anni ’70 ai ’90. È, come l’ha definito qualcuno, “guardare oltre il progressive”.  Adottiamo questa nomenclatura (e quella di Art Rock), di natura così vasta ed identificabile, proprio perché riteniamo inetichettabile il tipo di musica che proponiamo.
Effettivamente ci rendiamo conto di quanto sia indecifrabile ciò che stiamo facendo, è assolutamente visionario, da trip mentale (come ci ha suggerito più di un fan). Proprio questa impossibilità nel collocare la nostra musica ci rende orgogliosi ed è per noi un segnale verso la giusta rotta.
Vedere il range di fans allargarsi sempre più, dai fruitori di Rock Progressivo Italiano al Pop, al metal, al cantautorato e alla musica classica, ci colloca di diritto tra gli “sdoganatori della musica di nicchia”.

L’Idea: Quali sono le influenze più notevoli sulla vostra musica? Chi sono i musicisti che voi ritenete più rilevanti come punto di riferimento per la vostra musica?
IVAN: Sicuramente Steven Wilson che, grazie alla sua fervida cultura e capacità d’innovazione, ha sdoganato la cosidetta “musica colta” e ha dato modo alla nostra generazione di guardare oltre il prog; poi gli Anathema, dei quali abbiamo conosciuto il frontman Vincent e la frontwoman Lee : assolutamente fantastici!
Poi Ayreon di Arjen Lucassen (è un simpaticone!), i Muse, Sufjan Stevens, Epica. La lista è davvero lunghissima!

L’Idea: A giorni parteciperete al 2day prog+1 festival, un grande onore per una band esordiente. Ci andrete con nuove canzoni o porterete canzoni del vostro album?
IVAN: Porteremo tutto l’album The Archinauts più alcune cover. Preferiamo non rivelare i nuovi brani, in fase di composizione e arrangiamento per il secondo album, per poter dare maggior lustro a ciò che stiamo concependo. Nel frattempo prepariamo date nuove tra cui proprio il festival Verunese. L’onore di suonare in un così importante evento è indescrivibile, e non vediamo l’ora di conoscere le altre bands : Threshold, Kyros, Ange, Von Hertzen Brothers, Vanilla Fudge, ect. Sarà bellissimo condividere il palco (e il pianoforte) con Gianni Nocenzi, il pianista del Banco del Mutuo Soccorso!

L’Idea: Quando suonate dal vivo in concerto, siete tutti e due strumentisti? Vi avvalete di altri musicisti?
IVAN: Solitamente suoniamo in due set : in duo e full band. Io in veste di pianista/co-tastierista/seconda voce e Ilenia di voce principale, cantando anche parti che nell’album sono state interpretate da me (diversificando così l’esperienza live da quella in studio). Al 2Days Prog + 1 Festival saremo al completo (batterista, bassista, chitarrista e co-tastierista). La “retroguardia” di musicisti sarà fenomenale, grazie alla presenza di talenti giovanissimi che ci accompagneranno anche in altre date future.

L’Idea: Avete altri progetti in lavorazione? Una tournée? Incisioni? Altre collaborazioni?
IVAN: Collaborazioni ci sono e ci saranno sempre, è bellissimo interagire con i colleghi così da poter crescere sempre più. Tra impegni lavorativi e concerti (che ci porteranno in un altro continente nel 2019), si sta lavorando e organizzando tutto ciò che riguarda il secondo album che, come ho anticipato in precedenza, è in fase di composizione/arrangiamento. Ciò che si sta producendo presenta caratteristiche decisamente nuove rispetto a The Archinauts. Già dalle prime note si evince l’immenso passo avanti rispetto all’album di debutto, soprattutto per la presenza di Special Guest Stars internazionali.
Questo step ci porterà verso nuove prospettive e nuove frontiere, per crescere sempre e sempre più e poter scalare vette sempre più estreme.

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