Site icon L'Idea Magazine

A Brescia il domani è già oggi…

La tre giorni (4, 5 e 6 novembre) di “Futura-Economia per l’ambiente” è stata dedicata “alla visione del futuro realistico e sostenibile, fatto di persone, imprese, agricoltura, città, ambiente naturale e fauna selvatica, in un ecosistema fondato su equilibrio e rispetto”, spiega Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio di Brescia e co-organizzatore dell’evento con il project manager Ludovico Monforte. Una “operazione di sistema” complessa, con l’ambizione di presentarsi come un nuovo paradigma di fiera digitale, con una visione rivolta ai temi di sostenibilità nell’innovazione e competizione, nell’impiego consapevole di materie prime, nell’ottimizzazione dei processi energetici, nella formazione di competenze in green economy, nei processi di conoscenza verso il “nuovo”.

Gli open talks di Futura hanno fatto da apripista a Futura Expo che si terrà invece dal 23 al 26 maggio 2022 al Brixia Forum di Brescia: un hub e grande laboratorio sullo sviluppo economico-sociale di medio-lungo termine. Agli incontri – su questioni di forte complessità, rilievo e attualità, quali mobilità, rigenerazione urbana, industria e agricoltura sostenibile, edilizia, formazione, finanza, territorio, turismo – hanno preso parte oltre cento relatori fra ministri, imprenditori, esponenti delle Istituzioni, rettori, docenti e ricercatori impegnati in tavole rotonde, keynote speech e presentazioni di best practices. Nel saluto inaugurale, Saccone ha detto che è giunta l’ora di “metterci in marcia con la visione, e tutto il coraggio e la competenza di cui siamo capaci, perché l’impresa del futuro o sarà sostenibile o non sarà.” Gli ha fatto eco in chiusura il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, rimarcando che “Le politiche in materia ambientale saranno davvero efficaci solo se verranno dal basso, comprese e condivise dai singoli cittadini con le loro scelte e azioni quotidiane a incidere davvero sul nostro futuro”.

Strumenti e strategie per la riduzione di emissioni dei comparti energivori, valorizzazione dei metalli secondari da processi di recupero e riciclo, decarbonizzazione del settore energetico, utilizzo di rinnovabili con soluzioni meno costose, comunicazione sui social per mettere a valore il capitale di reputazione alcuni degli altri approfondimenti. In particolare, poi, un panel sull’edilizia, uno dei comparti che consumano più risorse in Europa, “Green Buildings, edilizia futuribile sostenibile”. Su questa traccia si sono confrontati vari esperti, tra cui Gabriele Buia (presidente Associazione nazionale costruttori edili) e Riccardo Trichilo (amministratore delegato e direttore generale del polo tecnologico Centro servizi multisettoriale e tecnologico di Brescia), delineando alcune azioni necessarie per la riconversione green dell’edilizia e la rigenerazione sostenibile delle città. Trichilo ha spiegato come “edilizia e urbanistica sono l’anello di congiunzione per creare l’habitat ideale per la società moderna. Uno stabilimento deve essere integrato nel paesaggio; essere sicuro e performante; e anche bello, per ispirare chi lo vive a dare spazio a creatività e produttività. L’azienda deve diventare come un paese/città/quartiere in cui vi sia commistione tra cultura, società e impresa, per un nuovo Umanesimo, anzi più propriamente, un nuovo Rinascimento”. [Da Almanacco della Scienza N. 21, 10 novembre 2021]

Exit mobile version