Friday, March 29, 2024

UN GIOIELLO DI CAPPELLA

Il presente contributo è rivolto in primo luogo alle migliaia di concittadini Molesi residenti in tutti gli Stati Uniti, e che si sentono ancora legati al proprio paese per tantissime ragioni. Inoltre, e considerati peraltro i risvolti di natura culturale, si rivolge a tutte quelle persone sensibili nei riguardi della storia e delle opere darte.

nuova-immagine-6Questa premessa era necessaria per dire che nel mio paese, Mola di Bari, sulla strada che, costeggiando la linea di costa, collega la città con la vicina frazione di Cozze, e che un tempo era la strada consolare che conduceva a Polignano e Monopoli, al suo inizio, lato mare, è possibile scorgere un vecchio manufatto a forma di tempietto circolare che fa bella mostra di sé, in netto contrasto con le moderne costruzioni che ormai lo circondano e sovrastano. Si tratta della Cappella dedicata alla Madonna delle Grazie che risale al lontano 1755.

Quando, tra il 1836 e il 1846, venne realizzata la strada consolare citata sopra, ci si imbattè nell’antica Chiesetta che fu, pertanto, demolita. Ma la solerzia dell’Arciprete di Mola,Vito Leonardo Intini, unita alla costante devozione dei fedeli, fece sì che si costruisse una nuova Cappella, fedele copia della precedente, che è quella che s’incontra sulla predetta strada costiera.

Notizie più dettagliate su questo reperto storico sono state rinvenute casualmente nel fondo Intendenza-Prefettura depositato presso l’Archivio di Stato di Bari, in un carteggio tra il menzionato Arciprete, il Comune di Mola di Bari e l’Indendente della Provincia, per la richiesta di un ulteriore contributo necessario alla ultimazione della ricostruzione.

Circa un secolo prima, un atto del 1741 riporta come, il 21 settembre di ogni anno, ricorreva la festa della Presentazione della Vergine durante la quale veniva officiata, dal Clero molese, una solenne celebrazione con tanto di messa cantata presso la Cappella di Santa Maria delle Grazie “fuori delle mura di detta città”. Il peso della cerimonia riveniva dal beneficio fondato dal fu Rev.do Giovanni Maselli, del quale fu investito, proprio il 26 Aprile 1741, il Rev.do Vito Parente. Un’altra tessera di quell’immenso mosaico che è la storia della città di Mola, dunque, dalla quale risale la tradizione dei festeggiamenti della Madonna delle Grazie e della sua Cappella. Una struttura che si trova, purtroppo, ormai in stato di completo abbandono.

È doveroso sottolineare che le origini di questa Chiesetta risalirebbero, secondo lo storico De Santis, al 1586, anno in cui, sarebbe stata eretta, per volontà testamentaria di Giovanni De Florio, in data 17 marzo dello stesso anno. Secondo Antonio Mancini, un sacerdote autore di un importante lavoro sulle chiese di Mola: «Demolita la antica cappella della SS. Vergine delle Grazie o della Presentazione, per la costruzione della strada nazionale che mena a Brindisi-Lecce, il quadro della Madonna che ivi si venerava, venne depositato nella vicina chiesa di Loreto», ubicata a circa 100 metri di distanza.durand-j-n-l-lecons_darchitecture-vol-ii-tav-ii

Lamico Pasquale Trizio, appassionato ricercatore di storia nostrana, ha ritrovato presso lArchivio di stato di Bari, una documentazione che merita di essere portata a conoscenza oltre che dei Molesi, di un pubblico più vasto. Infatti lorigine di questa particolare struttura sarebbe opera di un celebre architetto che, nellOttocento, era tra i più autorevoli a livello mondiale. Sto parlando di Jean-Nicolas-Louis Durand (Parigi, 18 settembre 1760 – Thiais, 31 dicembre 1834). Durand è stato il più noto docente di architettura presso lEcole Polytechnique di Parigi nel 1795 e criticava l’uso tradizionale degli ordini sostenendo che la vera decorazione risulta dalla disposizione più convincente ed economica degli elementi strutturali. Durand fu un’importante figura del Neoclassicismo, e il suo sistema di costruzione modulare con singoli elementi anticipa i componenti delle moderne costruzioni industrializzate per l’edilizia. La sua opera piu rilevante è la «Précis des leçons d’Architecture Données à lEcole Polytechnique», Compendio delle lezioni di architettura impartite alla scuola Politecnica, di Parigi.

Il sottoscritto è stato incaricato di costituire un Comitato che avrà il compito di raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione e valorizzazione di questo importante manufatto che potrebbe diventare di interesse mondiale per la sua originalità e grazie al nome del suo progettista. Va soggiunto che, a questultimo proposito, esiste già un progetto per il recupero globale della struttura, realizzato nel 2010, a cura del Rotary di Rutigliano, e completo di tutte le autorizzazioni necessarie per procedere ai lavori. Limporto degli stessi, calcolato a suo tempo, ammonta a Euro 183.000,00. Il Comitato, insediatosi nei giorni scorsi, si propone di realizzare una serie di iniziative dirette alla raccolta dei fondi necessari per riportare al suo antico splendore la Chiesetta in argomento.durand

È opportuno segnalare che il Rotary di Rutigliano ha già raccolto tredicimila Euro che ha messo a disposizione quale posta iniziale. Lobiettivo che ci si prefigge di raggiungere è quota centomila, posto che la Curia di Bari ha dichiarato la disponibilità a coprire il resto.

Concludo questo appello rivolto ai lettori de L’Idea Magazine con lelenco nominativo dei fondatori del Comitato promotore: Giangrazio Di Rutigliano (Sindaco di Mola); don Vincenzo Gentile (parroco chiesa di Loreto); Antonella Di Giuro; Patrizia Meliota; Anna e Salvatore Consiglio; Vito Mangiarano; Tommaso Moccia; Pasquale B. Trizio; Enzo Linsalata; Giuseppe Berlingerio e il sottoscritto…

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