Tuesday, March 19, 2024

PATRIZIA PATELMO: L’URAGANO BLU

Intervista di Emanuela Campanella

In questa intervista abbiamo l’opportunità di conoscere Patrizia Patelmo non solo come artista ma come mamma e come donna.
Una persona completa e creativa, sempre in movimento proprio come un uragano blu. Blu per il suo attuale colore della chioma che la distingue dalle solite acconciature e dona con essa, tutta la sua vivacità.

L’IDEA: Patrizia Patelmo: mezzosoprano, mamma, moglie, insegnante e…?
Patrizia Patelmo: E chi più ne ha più ne metta… Pittrice, restauratrice, progettatrice d’interni, poetessa, scrittrice, stilista e pianista. Per farla breve una donna creativa, un vulcano…o forse come mi definì tempo fa un mio allievo: L’Uragano Patelmo!

L’IDEA: Chi la conosce sa che sfoggia abitualmente una fantastica chioma blu, un look abbastanza insolito per una cantante lirica…
Patrizia Patelmo: È vero, la chioma blu ingannatrice! Ogni volta che dico che sono una cantante tutti subito pensano ad una rocker.
In realtà il mio stile è unico: un po’ perché credo che ciascuno lo sia e un po’ perché disegno e spesso realizzo i miei abiti utilizzando sempre tanti colori, tessuti e filati differenti, con un pizzico di stravaganza. Dico chi sono attraverso gli abiti e soprattutto attraverso i colori, proprio come nel canto: tanti “colori”, tante sfumature, tante intenzioni, altrimenti tutto sarebbe piatto…e grigio!

L’IDEA: Nel corso della sua carriera ha avuto modo di visitare parecchie parti del mondo, ma qual è il luogo che le è rimasto di più nel cuore?
Patrizia Patelmo: Il cuore va subito a Bregenz, all’emozione che si prova cantando dentro al lago mentre il sole tramonta e davanti a te ci sono 7000 persone e ti senti piccolo e grande nello stesso momento,  ti senti parte di un tutto perché sei dentro alla natura, ma mi lasci citare anche Miami con le sue spiagge, il calore penetrante del sole, il vento, le palme, i pub raffinatissimi, l’atmosfera da sogno, ed una città così poco americana senza grandi Mall, sempre in fermento….

L’IDEA: Che cosa non può mancare nella sua valigia?
Patrizia Patelmo: Spartiti e candele!
Spartiti perché provenendo dallo strumento non riesco a non guardare la musica tra un atto e l’altro, candele perché non vado a dormire senza prima aver acceso una candela esprimendo un desiderio.

L’IDEA: A chi si ispira quando canta?
Patrizia Patelmo: Non voglio essere presuntuosa ma m’ispiro a me stessa, nel senso che non ho un artista di riferimento! C’è chi mi piace per una caratteristica chi per un’altra, ma in ogni caso cerco di comunicare l’anima di Patrizia, di “pescare” nel vissuto, nelle pieghe più recondite del cuore per farne dono al pubblico che mi ascolta.
Cantare, per me, è comunicare da cuore a cuore! Quando mi dicono che canto col cuore mi fanno felice. Certamente senza tecnica è impossibile avere una tavolozza piena di “colori” e sfumature, ma senza anima lo è ugualmente…diciamo che è un gioco di squadra!

L’IDEA: Ci può svelare un suo sogno chiuso nel cassetto?
Patrizia Patelmo: Uno è sempre troppo poco per una come me che non si accontenta mai.
Rientrare nel grande circuito disegnando anche i costumi delle opere che canto e aprire una Accademia ispirata a “Saranno Famosi” con teatro annesso dove si vive e si respira l’Arte .

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