Wednesday, April 17, 2024

La lettera. Un racconto di Bruno Pegoretti

LA LETTERA
Di Bruno Pegoretti ©2022

Alle due e quarantatré di notte, dopo tanto arrovellarsi, decise.
Le avrebbe scritto.
Prese il laptop e digitò l’indirizzo.
“NO!” Concluse in un rapido pensare. Lo sentenziò ad alta voce, chiudendo il computer e abbandonandolo sul tavolo.
Gli approdò alla mente il gesto antico dello scrivere a mano, di disegnare con la penna le parole, una dietro l’altra, onorando un’eclissata liturgia. Le parole, una volta fuse in frasi e capoversi ed esaltata in tal modo la loro missione, lo intrigò la gentilezza di piegare attentamente i fogli, porre cura nell’introdurli nella busta, inumidendone i lembi con la punta della lingua, affrancarla, cercare con pazienza una ormai rara cassetta rossa della posta, e infine spedirla. Quanto alla carta, si dovette accontentare di umili fogli strappati da un block-notes, gli unici a disposizione. Convenne che in quella notte insonne — la quarta — una lettera, una vera lettera avrebbe celebrato l’inconsolabile afflizione del suo dolore, e superato di gran lunga l’ordinarietà sterile di una mail. Decise di scriverla con la stilografica poiché, pensò, unicamente la liquidità dell’inchiostro che scivola sul foglio reca allo scritto il privilegio d’una nobiltà inevitabile, cosicché il tormento di lui, immaginò, avrebbe raggiunto vertici epici.

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Bruno Pegoretti
Bruno Pegoretti
Nato a Trento nel 1949. Dopo il diploma di ragioniere, a 23 anni parte con la fidanzata d’allora per Bologna, dove prende la maturità artistica e frequenta la scuola superiore di disegno anatomo-chirurgico presso l’Università di Bologna. Fa per anni il Copywriter e Art-Director free lance nel campo della comunicazione: campagne pubblicitarie, folders aziendali, testi e illustrazioni da inventare. Nel 2004 si ammala di tubercolosi. Con una dose da cavallo di antibiotici specifici, periodiche visite mediche e radiografie toraciche, se la cava in sei mesi. Ritornato in salute, per la prima volta, a cinquantaquattro anni, si trova a fare i conti con la sua mortalità. Decide, quindi, di cambiare mestiere e sceglie, finalmente, di fare quello che gli dei avevano programmato per lui fin dalla nascita: l’artista. Jill, la sua adorata moglie californiana, lo ha incoraggiato, gli è stata vicino e tuttora è la sua fan più entusiasta. Confessa ch senza di lei si sarebbe perso. Da allora ha continuato a dipingere e disegnare. Lavora a Bologna, a Fresno (California) e assieme a Jill gestisce una galleria d’arte a suo nome a San Josè del Cabo (Messico, Baja California Sur). Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati sulla rivista online L’Idea Magazine N.Y. Il suo racconto "Insonnia" si e` piazzato al terzo posto nel concorso internazionale di letteratura "Piccole Storie 2021" ewd e` stato publicato nell'antologia "Appuntamento con la narrativa", Idea Press 2022.

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