Tuesday, April 23, 2024

Gatti. Un racconto di Bruno Pegoretti

L’aereo atterra puntuale. Alle sei e ventotto del pomeriggio il sole è calato da poco, nonostante il caldo tropicale di febbraio si faccia sentire.

George E. White sbriga le pratiche doganali, prende il trolley ed esce sulla strada. Un tassista abusivo lo ferma offrendosi di portarlo dove vuole. George vede l’amico Candelario Flores, confuso tra i viaggiatori del suo volo, ognuno alla ricerca di un taxi o di un volto. Alza il braccio, agitandolo. Candelario lo vede, solleva in alto la mano pure lui, e sorride.
George e Candelario si abbracciano, scambiandosi pacche sulle spalle. Salgono sulla macchina di Candelario, una Toyota Camry nuova di trinca, e s’avviano verso un posto dove si mangia.
George E. White va per i sessantacinque. Sono passati sei mesi da quando se n’è andata Jasmine, sua moglie, divorata da un cancro: poche settimane e via, il funerale.
Quarantadue anni insieme, stretti a dividere gli andirivieni, fortunati o nefasti, sfida degli dei.
Un figlio, John, veterinario.

Sei mesi.
Un nulla.
Uno strazio estenuante, violento da non poterne più. Redenzione impossibile da intravedere oltre la fuliggine maligna, stagnante su giorni e notti inutili, stracci sporchi da buttare via…

Per leggere tutto il racconto, clicca qui…

Bruno Pegoretti
Bruno Pegoretti
Nato a Trento nel 1949. Dopo il diploma di ragioniere, a 23 anni parte con la fidanzata d’allora per Bologna, dove prende la maturità artistica e frequenta la scuola superiore di disegno anatomo-chirurgico presso l’Università di Bologna. Fa per anni il Copywriter e Art-Director free lance nel campo della comunicazione: campagne pubblicitarie, folders aziendali, testi e illustrazioni da inventare. Nel 2004 si ammala di tubercolosi. Con una dose da cavallo di antibiotici specifici, periodiche visite mediche e radiografie toraciche, se la cava in sei mesi. Ritornato in salute, per la prima volta, a cinquantaquattro anni, si trova a fare i conti con la sua mortalità. Decide, quindi, di cambiare mestiere e sceglie, finalmente, di fare quello che gli dei avevano programmato per lui fin dalla nascita: l’artista. Jill, la sua adorata moglie californiana, lo ha incoraggiato, gli è stata vicino e tuttora è la sua fan più entusiasta. Confessa ch senza di lei si sarebbe perso. Da allora ha continuato a dipingere e disegnare. Lavora a Bologna, a Fresno (California) e assieme a Jill gestisce una galleria d’arte a suo nome a San Josè del Cabo (Messico, Baja California Sur). Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati sulla rivista online L’Idea Magazine N.Y. Il suo racconto "Insonnia" si e` piazzato al terzo posto nel concorso internazionale di letteratura "Piccole Storie 2021" ewd e` stato publicato nell'antologia "Appuntamento con la narrativa", Idea Press 2022.

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