Friday, April 19, 2024

“Correndo con i lupi”: a Bari la mostra di illustratori estoni, lettoni e lituani

Arriva a Bari, al Museo Civico, “Correndo con i lupi – Mostra di illustratori estoni, lettoni e lituani”, percorso espositivo composto da 65 opere di illustratori provenienti da Estonia, Lettonia, Lituania, scelte dall’artista e illustratrice Viive Noor, che è anche curatrice della mostra aperta fino al 20 giugno.
Il filo conduttore delle opere – tutte illustrazioni di libri per bambini – è il lupo, figura importantissima delle tradizioni popolari e delle fiabe.
Il lupo nel mondo nordico è considerato simbolo di saggezza e indipendenza, collaborazione e protezione del suo branco, ma anche portatore di una velata nostalgia, che, durante la luna piena, riporta in superficie anche negli esseri umani lati segreti e desideri nascosti.
Un messaggio molto attuale nella situazione post-pandemica e quella della guerra, che ci porta al confronto con le nostre paure, spesso nascoste nel profondo di noi stessi. Nell’illustrazione questi sentimenti si esprimono meglio che in qualsiasi altra forma d’arte, perché il disegno si rivolge sia agli adulti sia ai più giovani. La creatività e la poesia che queste opere trasmettono si abbinano ad altri valori molto discussi in questo particolare momento, come il tema della sensibilità ambientale e delle conseguenti azioni concrete da intraprendere per la salvaguardia delle specie protette.
Il lupo occupa infatti un posto di primo piano nelle tradizioni popolari dell’Europa, del Mediterraneo anche dell’Italia. Al lupo sono dedicate favole e i più suggestivi racconti di metamorfosi del folklore europeo: nel 2018 il lupo è stato scelto come animale nazionale dell’Estonia.
Secondo le credenze popolari estoni vedere un lupo porta fortuna. La studiosa di folklore Marju Kõivupuu dice: “Per questo a chi parte si augura: Che tu abbia fortuna sul tuo cammino, e che un lupo ti venga incontro!” L’ammirazione per il lupo come un essere potente e forte nelle condizioni climatiche estreme fatte di lunghi inverni e brevi estati è viva in tutti i paesi del Baltico orientale.
Nel patrimonio culturale e folcloristico di queste zone sono diffuse in particolare le leggende sulla Donna Lupa. Nell’antica tradizione estone esiste la credenza secondo cui ogni donna porti dentro di sé lo spirito selvaggio della lupa che crea un’energia potente e vitale e lo esprime a diretto contatto con la natura. La lupa sa di essere la matriarca del branco e sa guidare il suo gruppo, senza timore né complessi, e impara dall’esperienza prendendo cura di sé stessa.
Spiega Ugo Vuoso, professore di Antropologia Culturale all’Università di Salerno: “pensando alle immagini di donna lupa legate alla nostra cultura mi vengono in mente la Lupa di Verga o la Lupa che allattò Romolo e Remo. Figure di donne non protagoniste della storia chiamate lupe in senso dispregiativo. In che modo la lupa baltica può riabilitare questa immagine? Nel suo famoso libro Donne che corrono coi lupi (1992), Clarissa Pinkola Estès, ispirandosi alla teoria junghiana, fornisce la migliore articolazione e descrizione dell’archetipo del lupo rispetto alla psiche femminile. Donne e lupi avrebbero “in comune” complicità con lo stato naturale, familiarità con il selvatico, amore per gli spazi aperti e le foreste, la caccia, l’accoppiarsi al chiaro di luna e altre forme di sessualità selvagge. Si tratta di caratteristiche che, declinate nelle più varie forme artistiche, si ritrovano in varie culture e molte epoche storiche al punto che possiamo parlarne come di costanti culturali. La scrittrice estone Aino Kallas nel La sposa del lupo (1934), ha raccontato la metamorfosi di un lupo mannaro femmina. La trasformazione si accompagna ai mutamenti di coscienza della donna, la quale scopre la sua identità di lupo che guida il branco”.
Come ricorda la curatrice della mostra, Viive Noor, “il lupo è considerato un animale dello spirito o come un totem per la gente del Baltico. È qualcosa che ti rende fiero nel sentire la natura primordiale della propria anima, ricordarsi di esistere come popolo dei boschi, percepire la forte connessione con la propria terra e la natura. Il suo ruolo è quello di riflettere i nostri sentimenti più nascosti, la volontà di essere qualcun altro, un carattere forgiato dalla necessità ma anche dalla fierezza. Guardare negli occhi del lupo vuol dire confrontarsi con noi stessi. Vedere i lati dell’essere umano che non siamo abituati vedere. Abbiamo sempre un lato luminoso e uno fatto di ombre, nel fragile equilibrio cosmico che crea la nostra esistenza”.
L’esposizione arriva a Bari dopo le tappe di Bologna, Roma, Frigento e Lacco Ameno (Ischia).
“Correndo con i lupi” intende promuovere l’illustrazione, una forma d’arte che accompagna l’uomo dai suoi primi sguardi verso la vita, e che sa educare alla libertà, ai sentimenti e alle emozioni.
Il progetto “Correndo con i lupi” è promosso dal Consolato Onorario di Estonia a Bari, in collaborazione con il Museo Civico Bari e l’Associazione Italia Estonia, con il Centro per la Letteratura Estone per Bambini di Tallinn, il Ministero della Cultura dell’Estonia e il Centro Studi sul Baltico presso l’Università “La Sapienza”. La mostra ha il patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Bari e delle ambasciate di Estonia, Lettone e Lituania. (aise) 

redazione
redazione
Tiziano Thomas Dossena, Leonardo Campanile, LindaAnn LoSchiavo, and Dominic Campanile

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